Macchine da cucire: la guida completa, migliori marche e modelli del 2024, prezzi e recensioni
La macchina da cucire è un apparecchio sartoriale che nasce all’inizio del XIX secolo. Alcuni prototipi di macchinari per svolgere lavorazioni di cucito, tuttavia, si vedono già verso la fine del 700. La vera e propria industria sartoriale si svilupperà più tardi, prevalentemente nella seconda metà dell’800, per affermarsi in pieno nel secolo successivo. Nascono in America le prime aziende di produzione di cucitrici, seguite poi, nel corso del tempo dall’Italia, dalla Germania, dalla Svizzera, dal Giappone, per citare le più influenti. Parliamo di marchi che, progressivamente, saranno destinati a diventare tra i più famosi e conosciuti al mondo.
Le cucitrici furono presto fabbricate per soddisfare le richieste delle industrie di cucito e quindi furono ben presto utilizzate per la produzione e il commercio di capi e prodotti di sartoria. La Singer, ad esempio, fu una tra le prime aziende a brevettare dei modelli di macchine da cucire pensati per l’uso domestico. Quella del sarto, pertanto, è una professione molto antica, che si è andata affermando nel tempo e, ancora oggi, viene considerata una vera e propria arte. Le realizzazioni dei sarti professionisti sono a tutti gli effetti dei prodotti artigianali di gran valore.
Anche la produzione di cucito industriale, d’altra parte, la quale mira alla creazione di abiti su ampia scala, si serve di questi apparecchi, ancora oggi, per la realizzazione di prodotti che entrano quotidianamente nel mercato. Per merito dell’uso della macchina da cucire, il confezionamento di abiti è stato enormemente velocizzato e grazie alla maggior produttività, nel corso degli anni, si è venuto ad abbassare il prezzo dei capi che vengono prodotti. Ciò ha ampliato la richiesta e la diffusione di macchinari e dei capi di abbigliamento. Inoltre, la fattura più o meno pregiata di questi ultimi e i materiali utilizzati, in molti casi, definiscono e differenziano anche la lavorazione di una casa di moda rispetto all’altra.
A differenza delle macchine da cucire che vengono fabbricate oggi, i modelli antichi di apparecchi per sartoria erano molto differenti. Seppure disponevano delle funzioni di base del cucito, con il tempo, il meccanismo di funzionamento si è andato evolvendo sempre di più. A fianco dei macchinari di tipo meccanico, si sono andati sviluppando, via via, dei modelli a funzionamento elettronico, oggi molto diffusi e ricercati. Dal design elegante e prevalentemente incassati a un ampio tavolo da lavoro, i modelli antichi erano piuttosto ingombranti e dal funzionamento non troppo agevole. Al giorno d’oggi queste cucitrici d’epoca costituiscono dei pezzi di antiquariato preziosi per la storia e lo sviluppo della sartoria. Man mano, si è assistito a un progressivo cambiamento del design e del funzionamento dell’apparecchio sartoriale che si è andato modificando rispetto all’estetica e al peso non indifferente dei modelli d’epoca.
I componenti di una macchina da cucire
Con una macchina da cucire è possibile realizzare capi di abbigliamento, tendaggi, ricami, decorazioni e prodotti di vario genere, e allo stesso tempo di si possono lavorare una quantità innumerevole di stoffe e materiali. Con un apparecchio sartoriale è possibile creare le più sofisticate idee in materia di cucito e dare sfogo alla fantasia di ognuno. I modelli di macchine da cucire che si trovano in commercio, soprattutto quelli più evoluti, consentono di svolgere e personalizzare innumerevoli lavori, garantendo sempre un esito perfetto sul risultato finale. Ognuno può avvicinarsi al mondo del cucito per diverse ragioni: che sia per esigenze lavorative o semplicemente per hobby e passione verso il mondo sartoriale.
Al di là che si tratti di una cucitrice per principianti o per professionisti, o di un macchinario più o meno costoso, di certo ogni macchina da cucire è composta da alcuni elementi essenziali, finalizzati a impostare la macchina e a svolgere le operazioni di cucito più importanti. Certamente ogni modello di cucitrice è differente dall’altro per funzionalità, versatilità e prestazioni, tuttavia gli apparecchi per il cucito devono necessariamente essere provvisti dei componenti di base atti a predisporre il macchinario al lavoro. Prima di procedere con la cucitura, infatti, ogni cucitrice deve essere regolata a seconda della stoffa e del lavoro che si desidera realizzare. Pertanto: quali sono gli elementi fondamentali di una macchina da cucire? E quali le loro funzioni?
Le cucitrici che si utilizzano in casa sono costruite prevalentemente in plastica, alcune in metallo, e la parte adibita alla cucitura è fatta per lo più di metallo o acciaio. Ogni cucitrice è sempre dotata di manopole e rotelline per regolare i vari elementi prima di procedere con la cucitura. In una cucitrice troveremo sicuramente:
- Volantino: la manopola più grande posizionata sul lato destro del macchinario. Questa speciale rotella serve per alzare e abbassare l’ago e anche per inserire il filo nell’ingranaggio del macchinario
- Manopola per la regolazione della tensione del filo: la quale consente di gestire la tensione del filo in base al tessuto che si sta lavorando per evitare eventuali rotture o punti troppo deboli
- Manopola per regolare la lunghezza del punto: consente di gestire la lavorazione di tessuti più o meno pesanti. Mano a mano che si lavora con stoffe sempre più pesanti bisogna allungare il punto di cucito
- Manopola per la selezione dei punti di cucito: consente di scegliere quale punto di cucito vogliamo effettuare
- Leva retromarcia: permette di cucire sulla stessa porzione di tessuto. Viene usata sugli ultimi punti di cucitura per renderli più resistenti.
Tra gli elementi sopraelencati, degna di nota è la manopola per la selezione dei punti di cucito. Le macchine da cucire differiscono fra loro anche in base a questa caratteristica: possiamo dire che gli apparecchi più economici per principianti sono dotati di meno punti, mentre quelli più evoluti e pensati per un uso professionale, ne possiedono molti di più. Alcune addirittura possono arrivare a contare anche 300 punti di cucito differenti. Tuttavia ogni macchinario è sempre fornito dei punti basilari, i quali sono anche quelli maggiormente necessari e più utilizzati. Tra questi vi sono sicuramente:
- Il punto dritto: seppure poco resistente è utilizzato moltissimo e consente di cucire qualsiasi cosa
- Il punto zig zag: con il quale solitamente si applicano i bottoni
- I punti elastici: adatti alla cucitura di tessuti elasticizzati
- Il Punto asola: per creare le asole sui nostri capi di abbigliamento
Gli elementi sostituibili di una cucitrice
Ogni cucitrice, oltre a essere dotata dei componenti che abbiamo appena considerato, i quali sono fissi e adibiti alla preparazione del macchinario, possiede anche ulteriori elementi fondamentali per le operazioni di cucito. Tali componenti non sono opzionali in quanto costituiscono parte integrante dell’intero ingranaggio di lavorazione dell’apparecchio sartoriale. Sono prevalentemente dei pezzi rimovibili, ovvero capaci di essere sostituiti e cambiati a seconda delle specifiche lavorazioni e per ottimizzare al meglio le prestazioni del macchinario. Questi, di fatto, vengono scelti sia in base anche al tipo di lavoro che bisogna affrontare sia in base al genere di tessuto che si sta maneggiando. Stiamo parlando di:
- Ago
- Piedino
- Spola
- Crochet
- Pedale
Questi elementi sono davvero indispensabili per il funzionamento di una cucitrice: in mancanza anche di uno solo di essi non si potrebbe lavorare. Vediamo la loro importanza nel complesso del meccanismo di una macchina da cucire.
L’ago è l’elemento principale di un apparecchio sartoriale. Diverso da quello più comune che siamo soliti utilizzare per il cucito a mano libera, un ago per la macchina da cucire è sicuramente più robusto e fatto in maniera tale da resistere all’intenso e energico lavoro a macchina. Quando si decide di lavorare con una cucitrice è necessario utilizzare l’ago che fa più al caso nostro: di fatto non è possibile utilizzare lo stesso ago per la seta e il cuoio, ad esempio. Se scegliessimo un ago troppo fino per operare su una stoffa molto rigida, rischieremo di spezzarlo, viceversa, optare per un ago spesso su un tessuto molto leggero, inevitabilmente ci farà incorrere in sgradevoli fori. Per questo, oltre agli aghi che si trovano in dotazione nella confezione del nostro macchinario, è bene acquistarne di nuovi, specifici per le stoffe che intendiamo cucire.
La punta delle varie specie di ago è fatta in modo tale da poter perforare, senza danneggiarlo, ogni genere di tessuto. Per questo, in commercio, esistono diversi tipi di ago: quelli dalla punta più aguzza, quelli che invece che hanno una più arrotondata, l’ago gemello, l’ago per i tessuti elasticizzati o quello per cucire la pelle e il cuoio. Oltre a questi si possono trovare anche degli aghi specifici per il ricamo e quelli per svolgere lavorazioni sulle trapunte. Solitamente tutte le tipologie di ago è possibile trovarle di misure differenti e ogni modello viene distinto da un colore diverso.
Il piedino è un altro elemento indispensabile a qualsiasi operazione di cucito. Questo serve principalmente a premere e fermare la stoffa sulle griffe di trasporto e a far muovere l’ago in una porzione delimitata di spazio. Per questo motivo ogni genere di operazione sartoriale viene svolta con un piedino dalle forme differenti. Il materiale di costruzione solitamente è il metallo ma ce ne sono molti fatti in plastica o in gomma, quest’ultimo, ad esempio, è indicato per il trattamento della pelle e del cuoio. Tra le più comuni tipologie di piedino possiamo trovare: il piedino standard, utile per svolgere le cuciture più comuni, il piedino per applicare le cerniere, quello per realizzare le orlature, il piedino per le lavorazioni di patchwork. Oltre a questi è possibile acquistare dei piedini specifici per l’applicazione di bottoni e di decorazioni varie come nastri, perline, pizzi. Il prezzo di un piedino per macchina da cucire è variabile: può costare dai 5 euro per quello standard fino ad arrivare anche a 30 euro per i piedini utili alle lavorazioni più particolareggiate.
La spola, o anche detta bobina, è come un rocchetto dalle dimensioni più ridotte che viene inserito nella parte inferiore del macchinario e serve a fornire il filo durante le operazioni di cucitura. Di solito una spola è costruita in plastica trasparente o in metallo e viene riempita a seconda del filo di cui si necessita per lavorare. Pertanto è sempre bene avere a disposizione delle bobine di tutti i colori, a seconda delle esigenze del momento. A tal proposito, una delle operazioni principali da saper fare quando si impara a cucire è quella relativa al riempimento di una bobina, come è mostrato nella foto soprastante. Inoltre, tra i consigli più utili che si possono dispensare a chi si appresta a cucire è quello di utilizzare sempre lo stesso tipo di filo sia per la bobina che per il rocchetto superiore.
La spola va poi inserita all’interno del crochet, anche detto porta bobina. Questo speciale componente di ogni macchina da cucire si trova nell’ingranaggio interno collocato nella parte sottostante alla macchina. Quest’ultimo è costruito in metallo o in acciaio e contiene la spoletta, la quale fornisce il secondo filo di intreccio necessario alla cucitura. Un’altra delle principali operazioni da imparare per un principiante, dunque, è proprio quella relativa al montaggio di una spola all’interno del crochet. Successivamente bisognerà imparare a svolgere anche il movimento che consente all’ago di prendere il filo fornito proprio da questo indispensabile elemento.
Ultimo ma non meno importante elemento è il pedale. Tecnicamente chiamato reostato, questo accessorio è impiegato per azionare l’intero meccanismo di movimento della macchina da cucire. Sia nei modelli di cucitrici antiche che in quelli più moderni, il reostato è sempre stato presente, anche se alcune cucitrici più evolute tecnologicamente hanno sostituito questo accessorio con un apposito bottone da azionare semplicemente con le mani. Il pedale si collega al macchinario tramite un filo elettrico, per questo è sempre necessario trovarsi in un punto quanto più possibile prossimo a una presa della corrente. Attraverso il pedale, insostituibile elemento di una macchina da cucire, è possibile altresì gestire la velocità di cucitura dell’apparecchio. Effettivamente quando si ha a che fare con capi che necessitano di particolare attenzione, è bene saper dosare l’intensità di lavorazione. A tale scopo sono stati creati dei pedali che consentono di regolare la velocità a più livelli. Il costo di un reostato va dai 15 euro ai 20 euro o poco più.
Accessori necessari per il cucito a macchina
Oltre agli elementi che si trovano già montati e disposti su una macchina da cucire, e che ne costituiscono le parti fondamentali, si possono acquistare altri innumerevoli accessori utili per il lavoro di cucito a macchina. Stiamo parlando di tutti quegli strumenti di cui possiamo necessitare quando si svolgono delle operazioni che si servono di uno strumento per cucire.
Migliori fili per macchina da cucire
Come primo strumento indispensabile per il cucito vi è sicuramente il filo. Possiamo stare certi che questo elemento non è opzionale in quanto, come ben sappiamo, non può di certo mancare per l’utilizzo di una cucitrice. Senza filo è impossibile cucire. In commercio si possono trovare e acquistare varie tipologie di filo, di molteplici colori, a seconda della lavorazione che dobbiamo svolgere e del tipo di tessuto che stiamo trattando. I vari tipi di filo possono essere costituiti da fibre di diverso materiale e questo ci consente di scegliere sempre il genere di filamento che fa più al caso nostro. Ad esempio, molto utilizzati per il trattamento di stoffe sia pesanti che leggere sono i fili di cotone e di nylon, così come il filo di poliestere. Quest’ultimo in particolare è comunemente consigliato in quanto ha una fibra molto resistente che non si spezza facilmente. Oltre a questi tipi di filo abbiamo anche quello di seta, il filo metallizzato o quello di lana, quest’ultimo è molto adatto per la lavorazione di tessuti più pesanti.
Tra gli altri accessori utili per lavorare a macchina possiamo indicare le forbici, le quali devono sempre essere di buona qualità. O ancora, può essere molto utile avere sempre a portata di mano un metro da sarta per svolgere le misurazioni necessarie alla creazione o alla modifica di abiti e prodotti sartoriali vari. Infine, possono essere molto funzionali i gessetti e il carta modello. Quest’ultimo elemento, nello specifico, viene utilizzato quando si desidera realizzare un capo di abbigliamento, che si tratti di un paio di pantaloni, di una maglia o di un completo. Di fatto, il cartamodello ha la funzione di riportare le misure da riprodurre sulla porzione di tessuto che deve essere tagliato e successivamente cucito a macchina. Pertanto se desideriamo creare degli abiti, questo accessorio potrebbe risultare davvero fondamentale per una perfetta riuscita del prodotto finale.
Infine, ma non meno importanti, sono i prodotti per la manutenzione di una macchina da cucire. In primis possiamo elencare l’olio lubrificante. Quest’ultimo, in versione spray o in bottiglietta, è particolarmente indicato per la lubrificazione del macchinario e per consentire sempre un movimento agevole e fluido degli ingranaggi interni. Solitamente questo prodotto è sempre presente nella confezione di acquisto della cucitrice, tuttavia se non fosse fornito, è facile trovarlo in qualsiasi negozio di macchine per cucire o nei grandi magazzini. È sempre bene prendersi cura del proprio macchinario affinché non si usuri il meccanismo di funzionamento interno.
Migliori lubrificanti per macchine da cucire
Le marche migliori e più popolari
Seppure ogni apparecchio sartoriale sia dotato delle funzioni di base del cucito e di funzioni più o meno numerose, avanzate e innovative, tuttavia ogni azienda di produzione di macchine da cucire si differenzia dall’altra per la sua propria specificità. Ogni casa di produzione si distingue per delle particolari caratteristiche e punti forti circa la fabbricazione e la qualità dei propri prodotti. Alcuni marchi pertanto possono distinguersi per la tecnologia avanzata utilizzata nei propri modelli, altri sono riconosciuti per il pregio dei principali materiali utilizzati, altri invece per il design o le prestazioni offerte dal prodotto. Tra i marchi più conosciuti possiamo certamente annoverare:
- Singer: tra le prime case di produzione di macchine per cucire, possiede un’infinità di modelli di cucitrici distinti per fasce di prezzo. I modelli Singer presentano un design minimale ed elegante e ottime prestazioni nel cucito. Il marchio Singer è da sempre sinonimo di garanzia e qualità.
- Brother: questa azienda di produzione di apparecchi sartoriali possiede un numero minore di modelli di cucitrici rispetto alle altre marche, anche se la qualità dei modelli prodotti è sempre molto alta. Degni di nota sono le macchine da cucire Brother specializzate nelle lavorazioni come Quilt e Patchwork: macchinari molto robusti e dai materiali pregiati, garantiscono sempre un risultato preciso e professionale.
- Pfaff: Caratterizzati da un design sempre molto originale i modelli di cucitrici Pfaff offrono capillare precisione e controllo su ogni tipo di lavorazione. Questa marca possiede una vasta gamma di prodotti ed è specializzata anche nella produzione di ricamatrici, tagliacuci e cucitrici portatili. La maggior parte dei modelli sono a funzionamento elettronico. Principale caratteristica di questo marchio è l’imbattibile rapporto qualità prezzo.
- Juki: azienda giovane rispetto alle altre, la Juki produce macchinari per uso domestico e industriale. La caratteristica che più differenzia questo marchio, rispetto agli altri, è quella che riguarda i materiali di costruzione. Gli apparecchi juki infatti sono tutti fabbricati in metallo anziché in plastica, ciò li rende particolarmente robusti e resistenti. Altra caratteristica di questa marca giapponese è la presenza di un sistema a motore integrato a basso consumo nei modelli tecnologicamente più avanzati.
- Necchi: l’azienda di produzione Necchi è tutta italiana e vanta,una buona gamma di modelli di cucitrici. Prevalentemente di fascia economica, la Necchi è in grado di soddisfare tutte le esigenze di cucito: adatta a principianti e professionisti per la completezza, in materia di opzioni disponibili, di ogni macchinario. La Necchi si distingue ancora oggi per il design e l’innovazione tecnologica. Sono macchine da cucire capaci di lavorare con qualsiasi genere di tessuto e risultano molto versatili in materia di funzionalità.
- Bernina: le cucitrici Bernina sono piuttosto costose in virtù della pregiata fattura che le caratterizza. Sono macchinari estremamente precisi e notevolmente d’avanguardia. La Bernina, di fatto, ha sperimentato modelli di cucitrici davvero innovativi dal punto di vista della tecnologia e dei materiali utilizzati per la fabbricazione dei componenti. I modelli più basilari possiedono tutte le caratteristiche tecniche di una buona macchina da cucire, mentre i modelli più avanzati lasciano davvero a occhi aperti qualsiasi amante del cucito.
Inoltre, tra gli altri marchi esistenti in commercio, degni di nota, possiamo annoverare anche: Toyota, Husqvarna, Janome, Salmoiraghi, Vigorelli, Siruba, Seiko, Borletti e altre.
Differenze con le macchine da cucire industriali
Molti marchi di macchine da cucire sono specializzati nella fabbricazione sia di cucitrici destinate ad un uso prevalentemente domestico o privato, sia di macchinari utilizzati a livello industriale. Come si può immaginare, queste due diverse tipologie di apparecchiature sartoriali sono indirizzate a diversi impieghi nel cucito e pertanto sono caratterizzate da alcune differenze di fondo che li caratterizzano e distinguono le une dalle altre.
Per prima cosa, una macchina da cucire tradizionale, quella che utilizziamo in casa, per intenderci, per quanto possano essere di grandi dimensioni sicuramente non saranno mai ingombranti quanto una macchina da cucire industriale. La produzione di macchine da cucire per uso domestico, infatti, è nata per soddisfare l’esigenza di cucire con un macchinario comodo e maneggevole, da utilizzare in casa o in un laboratorio personale, e avere sempre a disposizione una cucitrice ricca di funzioni e allo stesso tempo professionale e affidabile. Diversamente, sarà difficile che un apparecchio di tipo industriale venga utilizzato da un principiante del cucito dato che si tratta di un macchinario pensato esclusivamente per un uso professionale.
Una delle differenze principali fra una cucitrice classica e una industriale, infatti, riguarda sia le dimensioni sia i materiali di costruzione. Le prime più piccole e costruite in plastica, le seconde molto grandi, incassate ad un ampio tavolo da lavoro in legno e costruite principalmente in ghisa. Il diverso materiale di fabbricazione è finalizzato ad un uso più o meno massiccio dell’apparecchio. Un’altra grande differenza che intercorre fra una cucitrice classica e una industriale, concerne proprio il numero di operazioni di cucito che queste sono in grado di svolgere. Un macchinario industriale essendo adibito esclusivamente ad un uso professionale è pensato per realizzare alla perfezione tipologie di lavoro limitate. Quindi esistono tanti differenti apparecchi industriali per svolgere diverse funzioni per un risultato impeccabile. A tal proposito esistono delle cucitrici specifiche che svolgono solo il punto dritto o altre che realizzano unicamente asole per bottoni, ad esempio.
Una macchina da cucire per uso domestico, a differenza, è provvista di tante funzioni più o meno specifiche, riunite tutte quante in un unico macchinario. Questo perché ogni cucitrice deve essere in grado di svolgere tutte le operazioni di cucito ed essere completa per garantire una copertura di prestazioni che altrimenti richiederebbe l’acquisto di tanti macchinari diversi. Per questo motivo molte cucitrici per uso domestico sono anche delle ottime ricamatrici, in grado di svolgere i più raffinati lavori di ricamo. Altre ancora, e in special modo i prodotti più evoluti, sono provviste di funzione tagliacuci per tagliare e cucire un tessuto nello stesso momento.
Tanto una macchina industriale quanto una cucitrice classica sono in grado di lavorare con ogni genere di tessuto che sia leggero o pesante, rigido o più delicato. Per questo, esistono in commercio delle cucitrici specifiche per cucire tessuti più spessi o quelli più elastici. Lo stesso discorso vale per le cucitrici industriali. Degne di nota a questo proposito sono gli apparecchi industriali per lavorare il cuoio e la pelle. Questi materiali di fatto sono molto delicati e necessitano sempre di molta cura nel maneggiarli.
Migliori modelli e fasce di prezzo
Le motivazioni che spingono qualcuno ad acquistare una macchina per il cucito possono essere davvero tante: la volontà di creare capi d’abbigliamento, la necessità di svolgere delle modifiche o delle riparazioni sui propri abiti, la passione per particolari tipi di lavorazione come il Patchwork o il ricamo. Altri decidono di comprare una macchina da cucire per imparare l’antica arte del mestiere sartoriale e altri ancora per puro e semplice hobby. I motivi che portano a scegliere un macchinario rispetto ad un altro, dunque, devono sempre essere stabiliti in base alle esigenze che si hanno in materia di cucito. Sicuramente un principiante sarà portato ad acquistare un modello più basilare, più semplice da utilizzare e sicuramente più economico. Un professionista, diversamente, seppure può avvalersi dell’utilizzo di un macchinario con delle funzioni essenziali, può optare anche per un modello più avanzato nelle opzioni che offre.
Inoltre è bene sapere che le macchine da cucire non hanno tutte lo stesso costo: questo infatti è determinato da molti fattori come, ad esempio, la versatilità che offre la cucitrice, i materiali con cui è costruita oppure il tipo di meccanismo più o meno avanzato tecnologicamente. Riguardo quest’ultimo punto, esistono in commercio delle tipologie di cucitrici divise in due differenti metodi di funzionamento: quelle a funzionamento meccanico e quelle a funzionamento elettronico. Questa differenza distingue un modello dall’altro, principalmente dal punto di vista dell’impostazione della macchina al cucito e della sua modalità di utilizzo. Una cucitrice meccanica infatti dovrà essere regolata manualmente per mezzo di apposite manopole, (esattamente quelle che abbiamo considerato sopra) mentre una cucitrice elettronica è spesso dotata di un display e di tasti adibiti alla scelta delle funzioni per rendere più veloci e intuitive le selezioni. I modelli più evoluti di cucitrici sono dotati altresì di un ampio display touch screen che consente facilmente di impostare le opzioni disponibili e quindi di facilitare e rendere più immediata la regolazione del macchinario.
Macchine da cucire di fascia economica
Le cucitrici di fascia economica sono molto consigliate per i principianti prima di tutto perché consentono di avvicinarsi al mondo del cucito senza dover necessariamente spendere una fortuna per un macchinario più costoso. Un secondo motivo è quello per cui una cucitrice economica è sicuramente più basilare e essenziale rispetto a una cucitrice di fascia alta, la quale è dotata di numerose funzioni avanzate che a un principiante possono anche non interessare. In commercio esistono degli ottimi modelli di fascia economica pensati per soddisfare le esigenze di tutti in materia di cucito, e sono prevalentemente a funzionamento meccanico. Sicuramente i migliori modelli di cucitrici appartenenti a questa fascia possiedono delle funzioni basilari e necessarie per svolgere la maggior parte dei lavori di cucito. Tra le funzioni più importanti che una cucitrice di fascia economica deve possedere sicuramente avremo:
– selezione della larghezza del punto
– funzione retromarcia
– selezione dei punti di cucitura
– selezione della tensione del filo
Queste quattro funzioni essenziali di una macchina da cucire, consentiranno di svolgere lavorazioni su qualsiasi genere di tessuto a seconda della rigidità e dello spessore, se questo è elastico o particolarmente fino. Degna di attenzione è la manopola per selezionare i punti: di norma una cucitrice economica possiede intorno ai 60 punti di cucito, poco più o poco meno a seconda del modello e della marca. Certamente sarà provvista dei punti di cucito più importanti che abbiamo menzionato poco sopra. I materiali di costruzione sono prevalentemente la plastica per l’intera struttura e il metallo per l’area di cucitura. Inoltre, di questa fascia è possibile anche trovare dei modelli realizzati per svolgere tipologie di lavori specifici. Il prezzo di una cucitrice di fascia economica varia su per giù tra i 70 euro e i 200 euro, per i modelli leggermente più funzionali o elettronici.
Macchine da cucire di fascia media
Una macchina da cucire di fascia media si differenzia da una di fascia economica per delle funzioni aggiuntive che rendono il macchinario più funzionale e versatile. Tra i modelli di fascia media sicuramente i migliori sono a funzionamento elettronico. Questi saranno certamente dotati di una gamma di opzioni che le rendono degli apparecchi adatti a svolgere anche tipi di lavoro più raffinati e di precisione. I punti di cucito di un macchinario di fascia media si aggirano intorno ai 100 punti per i modelli più semplici e 200 per quelli leggermente più sofisticati. Tra i diversi punti di cucito sono certamente presenti quelli per realizzare numerosi tipi di ricami, quelli utili per le decorazioni e, infine, sono dotate anche di diversi punti per creare con facilità le asole. Queste in particolare sono particolarmente necessarie quando si intende creare degli abiti da indossare. Tra le funzioni e le caratteristiche che un modello elettronico di fascia media dovrebbe possedere possiamo indicare:
- display incorporato e tasti per impostare le opzioni di cucitura
- luce per illuminare il piano di lavoro
- numerosi punti di cucito tra i quali diversi alfabeti e punti ornamentali
- diversi tipi di occhiellatura
- infilatura della bobina facilitato
- ottima capacità di lavorazione con tessuti elastici
Va notato che non esistono delle funzioni identiche a tutti i macchinari i quanto la varietà di opzioni disponibili, che poi definisce anche la versatilità del macchinario, è differente a seconda del modello che si sceglie. Ogni cucitrice ha delle particolari specificità che la rendono perfetta per un certo tipo di lavorazione. Certamente un macchinario di fascia media è indicato sia per i principianti che desiderano da subito imparare i lavori più particolareggiati, sia per i professionisti che hanno bisogno di un apparecchio di buona qualità, affidabile e resistente a un lavoro di tipo intensivo. Il prezzo di una cucitrice di fascia media varia tra i 200 euro e i 350 euro. È certo che i modelli elettronici costano leggermente di più rispetto a quelli dal funzionamento meccanico, soprattutto quelli computerizzati e tecnologicamente avanzati.
Macchina da cucire di fascia alta
Se i migliori modelli di macchine da cucire di fascia economica e media si distinguono per la gamma di operazioni di cucito che offrono, un macchinario di fascia alta si differenzia anche per altre caratteristiche. Ogni azienda di produzione di cucitrici, solitamente, produce dei modelli sempre più avanzati che andranno a rappresentare il marchio che l’ha prodotte. In questo senso i macchinari che puntano sulla tecnologia creeranno degli apparecchi estremamente sofisticati nel funzionamento e nella funzionalità tecnologica. Di fatto, esistono dei macchinari di fascia alta che possiedono dei motori integrati a basso consumo, altri che hanno dei meccanismi silenziosi, e altri ancora che puntano sulla fabbricazione di prodotti eco-sostenibili.
Molte altre marche, invece, mirano a produrre dei macchinari di qualità dal punto di vista dei materiali utilizzati. Questi in particolare si distinguono per essere molto pregiati e anche innovativi quindi più resistenti rispetto a quelli delle cucitrici classiche. A tal proposito ci sono delle case di produzione di apparecchi sartoriali che producono delle bobine in acciaio che consentono di mantenere integro il filo anche quanto viene continuamente tirato e “stressato” durante le comuni operazioni di cucitura. Altre ancora fabbricano apparecchi completamente in acciaio per renderli più robusti e resistenti al tempo.
Certamente questi fattori incidono molto sul costo di una cucitrice di fascia alta la quale può arrivare a costare anche 5000 euro per i modelli più d’avanguardia. Una cucitrice di questa fascia di prezzo che non superi comunque i 1000 euro sarà certamente adottata da sarti professionisti in quanto sarà dotata di funzioni davvero numerose e anche molto adatte a lavori specifici. Tuttavia non è difficile trovare anche principianti del cucito che scelgono questo tipo di macchinario in virtù di meccanismi computerizzati che facilitano la cucitura.
Una macchina da cucire di fascia alta oltre ad essere dotata di tutte quelle opzioni che caratterizzano tutte le cucitrici è fornita anche di funzioni in più che ne ampliano notevolmente la sfera di prestazioni. Oltre alle opzione di base, dunque, una cucitrice del genere, molto probabilmente dal funzionamento elettronico, è sicuramente dotata di un ampio display lcd touchscreen sul quale è possibile selezionare le impostazioni disponibili. Ad un sistema di illuminazione del piano di lavoro che facilita la cucitura si aggiungono anche dei comodi puntatori led grazie ai quali è possibile posizionare con precisione millimetrica l’ago. Alcuni modelli sono provvisti di un pulsante collocato sulla struttura della macchina il quale ha la funzione di sostituire il pedale: in questo modo l’avviamento del macchinario avviene tramite l’utilizzo della mano.
Fra le altre lavorazioni disponibili di una cucitrice di fascia alta, alcuni modelli hanno anche la funzione ricamo o quella tagliacuci e in questo modo avremo a che fare con un macchinario che, a seconda dell’esigenza, può trasformarsi comodamente in un apparecchio del tutto diverso. Ciò consentirebbe di non dover acquistare ulteriori macchinari che potrebbero ingombrare maggiormente le nostre postazioni di cucito.
Per quanto riguarda le funzioni computerizzate, uno dei grandi vantaggi di una cucitrice elettronica di fascia alta è che possiede una comoda porta usb. Questo speciale accessorio consente di svolgere delle operazioni davvero interessanti, come la possibilità di collegare l’apparecchio al computer per fare degli aggiornamenti oppure la possibilità di importare immagini e visualizzarle direttamente sul display del macchinario. Inoltre, i modelli migliori sono dotati di una comoda e funzionale memoria interna che consente di memorizzare i lavori svolti, ovvero le impostazioni che abbiamo stabilito per realizzare determinati tipi di creazioni. Quest’ultima funzione, in particolare, è comoda per chi svolge numerose lavorazioni differenti e ha bisogno di reimpostare con velocità il macchinario sulle opzioni già precedentemente selezionate.
Migliori macchine da cucire con funzioni computerizzate
Migliori macchine da cucire per sartoria
Tra i migliori modelli di macchine per cucire, quelli più evoluti molto spesso offrono anche delle opzioni ulteriori che solitamente sono proprie di macchinari più specifici. È il caso delle cucitrici che sono in grado di realizzare i ricami proprio come una macchina ricamatrice, oppure sono capaci di essere tramutate in comode tagliacuci per tagliare e cucire contemporaneamente un tessuto. Oltre a queste funzioni aggiuntive esistono anche delle macchine da cucire portatili, con il grande vantaggio di poterle trasportare ovunque vogliamo. O Ancora per i più piccoli esistono delle cucitrici giocattolo che consentono di realizzare per davvero delle creazioni semplici e originali. Vediamo dunque quali sono gli ulteriori apparecchi sartoriali che esistono in commercio e conosciamone le funzioni. In questo modo possiamo capire che tipo di apparecchio ci serve per le lavorazioni che intendiamo realizzare.
Per ricamo
Le macchine da cucire per il ricamo, o anche chiamate ricamatrici, sono degli apparecchi sartoriali che vengono fabbricati principalmente per realizzare dei lavori di ricamo e anche di decorazione, con il solo impiego di ago e filo. Come sappiamo, il ricamo è un’arte molto antica e ancora oggi molto amata, la quale è tramandata ormai da secoli e viene prodotta con il solo impiego delle mani, per mezzo di aghi e di fili adatti. Un procedimento antico che richiedeva tempi davvero molto lunghi di lavorazione nei quali il risultato finale vedeva la luce solamente dopo tanto tempo, soprattutto per le creazioni che richiedevano più elaborazione. Con le ricamatrici odierne, invece, è divenuto possibile svolgere con facilità e velocità questa antica arte di lavorazione attraverso un apposito macchinario elettronico che ha il vantaggio di ridurre notevolmente i tempi di elaborazione del prodotto finale.
Questi apparecchi per ricamare sono dotati di opzioni capaci di svolgere numerose operazioni di ricamo e questa è anche una delle principali differenze fra una cucitrice tradizionale, che possiede solo alcuni punti di ricamo, e una vera e propria ricamatrice. Effettivamente, seppure è possibile realizzare dei bellissimi ricami con una semplice macchina da cucire, tuttavia solo una cucitrice specifica per questo tipo di lavorazione sarà in grado di darci delle vere soddisfazioni e una gamma di scelta pressoché infinita. Non bisogna dimenticare, inoltre, che una buona ricamatrice è anche capace di svolgere la maggior parte delle operazioni basilari di cucito.
Esempi di macchina da cucire per ricamo
Una macchina per il ricamo è dotata di un piano di lavoro più largo e più lungo, in grado di ospitare una porzione di tessuto anche molto ampia. Un accessorio fondamentale per questi macchinari è il telaio dalla forma quadrata ed entro il quale si svolge l’intera operazione di lavoro. Molti modelli di ricamatrici a funzionamento elettronico, specialmente quelli più sviluppati tecnologicamente, sono dotati di un grande e comodo display sul quale si possono visualizzare le immagini che andranno poi riprodotte sul tessuto. Questa è la vera chiave di volta di questi macchinari di ultima generazione. Di fatto grazie al progresso tecnologico una ricamatrice è in grado non solo di realizzare i ricami che ha preimpostati nelle sue funzioni di base, ma può anche realizzare dei disegni personalizzati e personalizzabili. Basta semplicemente collegare il macchinario al computer e sarà possibile importare le immagini che desideriamo per poterle poi elaborare, secondo i nostri gusti, direttamente sul display incorporato.
La maggior parte dei marchi di macchine da cucire produce anche dei modelli di macchinari adibiti unicamente al ricamo. Per questo motivo chi desideri acquistare un apparecchio del genere sarà facilitato dall’ampia scelta che le aziende di produzione mettono a disposizione. Il costo di una macchina per il ricamo è piuttosto alto, considerando le prestazioni e il meccanismo all’avanguardia che le caratterizza. Pertanto possiamo dire che il prezzo si aggira tra i 600 euro e i 2000. Per quanto riguarda i modelli top di gamma, invece, i prezzi possono salire anche a 5000 euro.
Per pelle e cuoio
Una tipologia di macchine per cucire molto particolare è quella per la lavorazione di pelle e cuoio. Di solito, una cucitrice tradizionale è capace di trattare stoffe delicate come queste, magari con l’aiuto di speciali accessori, come piedini in plastica e aghi specifici, capaci di lavorare con tali tessuti senza correre il rischio di danneggiarli. Di fatto, come sappiamo, il cuoio e la pelle sono materiali molto sensibili alla lavorazione: un maneggiamento sbagliato o aggressivo rischierebbe di rovinarli.
Oltre alle cucitrici classiche, tuttavia, vi sono dei macchinari appositi che sono fabbricati unicamente per la lavorazione di questi tessuti e prevalentemente utilizzati dai professionisti come calzolai, sellerie o negozi di pelletteria. Stiamo parlando della macchine da cucire per pelle e cuoio, le quali anche nelle dimensioni e nella forma differiscono da quelle tradizionali. Come prima cosa, infatti, la parte adibita alla cucitura è di forma tubolare sulla quale deve scorrere il capo che dobbiamo trattare. La particolare forma di questa macchina serve a far scivolare la stoffa al meglio e a poterla trattenere durante la cucitura. L’intera struttura del macchinario è molto ingombrante e di solito è costruita in metallo, in ghisa o anche in ferro. Questo perché tali materiali devono assicurare una resistenza dell’apparecchio in particolare per sostenere dei ritmi intensi di lavorazione. Pertanto, un apparecchio per pelle e cuoio deve essere particolarmente resistente soprattutto per operare con dei materiali più o meno rigidi.
È difficile trovare un privato che voglia acquistare una macchina da cucire per pelle e cuoio, a meno che non si tratti di qualcuno che debba usarla per professione nel proprio laboratorio di lavoro. In questo caso bisognerà rivolgersi a uno specifico rivenditore di cucitrici per pelle, il quale consentirà all’acquirente di scegliere fra una vasta gamma di prodotti più o meno all’avanguardia.
Macchina tagliacuci
Un altro apparecchio sartoriale degno di nota è la macchina tagliacuci. Questa, come suggerisce il nome, è una macchina da cucire in grado di tagliare, cucire e rifinire il tessuto, tutto in una unica operazione. Sono dei macchinari a funzionamento meccanico e, come è ovvio, a differenza di una macchina da cucire tradizionale, un apparecchio del genere è provvisto di diversi elementi particolari e specifici, adibiti al suo funzionamento. Come prima cosa, infatti, una macchina tagliacuci è dotata di due lame, o coltellini, che insieme svolgono l’operazione di taglio della stoffa. Un coltello è collocato all’interno del macchinario, mentre l’altro è esterno all’apparecchio. Entrambi, proprio come una forbice, consentono di tagliare il capo e immediatamente di cucirlo nella zona apposita in cui è presente l’ago.
Una seconda caratteristica specifica di questo macchinario è che lavora contemporaneamente con due aghi. Questi consentono, oltre a svolgere le operazioni di base del cucito, anche di elaborare orli sui tessuti appena tagliati, oppure di creare cuciture e decorazioni. Il punto Overlock, ad esempio, è un classico in una macchina tagliacuci. Ancora, un’altra qualità specifica è la presenza di rotelline di colori diversi che servono a regolare la tensione dei vari fili necessari alla cucitura, rispettivamente quelli dei due aghi e dei due crochet presenti. La capacità di cucire con più fili in contemporanea consente anche di mescolare colori diversi fra loro, dando vita a creazioni multicolori e dalle sfumature più originali.
Un elemento importante di questo macchinario è la presenza di una manopola per controllare il trasporto differenziale. Questo risulta molto utile e necessario quando si tratta di lavorare con dei tessuti elasticizzati. Per quanto riguarda le dimensioni, invece, una macchina tagliacuci non è particolarmente diversa da una cucitrice classica. È sicuramente più alta anche se è caratterizzata da un meccanismo di inserimento dei fili piuttosto complesso. Tuttavia i modelli migliori più avanzati sono fatti in modo tale da facilitare questa procedura, consentendo a tutti, dopo un po’ di pratica, di prendere dimistichezza con l’apparecchio. Pertanto, è consigliabile imparare sin da subito come si imposta una tagliacuci.
Il prezzo di una macchina tagliacuci economica si aggira intorno ai 300 euro, mentre quelle professionali di fascia alta possono arrivare a costare anche 1000.
Migliori macchine tagliacuci
Macchine sartoriali per maglieria
Oltre alle macchine da cucire, alle ricamatrici o alle tagliacuci, vi sono le macchine per maglieria. Questi particolari apparecchi sono in grado di creare un prodotto da zero.
Le macchine per maglieria per uso industriale sono molto grandi: hanno una forma allungata e occupano molto spazio. Esistono anche dei modelli di forma circolare e anche questi sono particolarmente ingombranti e pesanti. Ciò che bisogna sapere sin da subito circa questi apparecchi è che bisogna calcolare sin dall’inizio ogni singolo passaggio di cucitura. Infatti non è possibile fermare il macchinario per apportare modifiche impreviste. In questi apparecchi, inoltre, è molto importante in numero di aghi di cui la macchina è dotata. La quantità di aghi, infatti, inciderà sullo spessore del filo da utilizzare. Possiamo dire che più gli aghi sono numerosi, più dovremo usare un filo più fino per non far inceppare il macchinario. Per questo le diverse macchine per maglieria differiscono fra loro per il numero di aghi presenti nell’ingranaggio.
Si deve sapere che un apparecchio industriale per maglieria è particolarmente complicato da utilizzare e da impostare e proprio per questo, solitamente vengono usati per lo più nei laboratori professionali di cucito. Infatti, è piuttosto raro che si decida di acquistare un prodotto del genere per uso personale.
Tuttavia in commercio è possibile trovare anche delle macchine per maglieria di piccole dimensioni e specifiche per l’uso domestico. Queste sono di forma circolare, davvero molto maneggevoli e semplici da utilizzare. Chiaramente non saranno in grado di realizzare con estrema professionalità un vasto numero di prodotti, come un macchinario industriale, ma in ogni caso sono apparecchi particolarmente apprezzati da chi ne fa uso in casa. Tra i principali capi che un macchinario per maglieria è in grado di realizzare vi sono: maglioni, sciarpe, calzini, coperte, tende, vestiti. Il costo di una macchina per maglieria per uso domestico è davvero molto basso. Possiamo affermare che si tratta di prodotto molto economico in quanto il prezzo varia fra i 30 e i 150 euro.
Macchina da cucire giocattolo
Se ci troviamo a dover fare un regalo a nostra figlia o alla nostra nipotina, può essere un pensiero originale regalare una macchina da cucire giocattolo. In commercio, e in particolare nei migliori negozi di giocattoli, esistono delle originalissime cucitrici giocatolo pensate proprio per i bambini e per far conoscere loro le meraviglie legate al mondo del cucito e della sartoria. La macchina da cucire giocattolo è un prodotto davvero innovativo nelle funzioni che offre, in quanto consente di realizzare per davvero delle piccole creazioni in ambito di cucito.
La specificità di questi piccoli macchinari è che, essendo pensati per i più piccoli, sono dotati di un meccanismo di sicurezza per evitare spiacevoli incidenti dovuti al contatto con l’area in cui si trova l’ago. Quest’ultima infatti è appositamente circondata da una scocca rigida in plastica che evita il contatto diretto del bambino con la zona di cucitura. Questi apparecchi sono indicati in particolare per bambini dai tre anni in su e sono delle cucitrici dall’utilizzo molto semplificato. Queste sono costruite in plastica con elementi e componenti piuttosto grandi appositi per evitare ingerimenti e pericoli di tal genere. Con una macchina da cucire giocattolo è possibile realizzare dei piccoli vestiti, assemblare stoffe, e lavorare anche diversi tipi di tessuti.
A tal proposito, i modelli migliori di macchine da cucire giocattolo cuciono anche senza bisogno del filo. Di fatto questi speciali modelli di cucitrici sono forniti di particolari stoffe (solitamente presenti nella scatola) che dovranno solamente essere tagliate e passate all’interno dell’aerea di cucitura, e come per magia il tessuto verrà velocemente cucito. Nel caso in cui si venisse ad inceppare il meccanismo, l’intero ingranaggio cesserà di cucire e una luce di avviso lampeggerà per consentire la sistemazione del macchinario. Inoltre nella confezione d’acquisto sono presenti anche degli accessori ulteriori per eventuali sostituzioni. Fra questi sono presenti: aghi, diverse bobine di filo di vari colori, forbici di sicurezza, cartamodelli e stoffe varie. Il prezzo di una macchina da cucire giocattolo parte dai 30 euro per arrivare fino ai 100 euro. Ovviamente il costo varierà a seconda del prodotto e delle sue caratteristiche.
Cucitrice portatile
Quante volte abbiamo desiderato di avere una macchina da cucire a portata di mano? Effettivamente, può capitare proprio a chiunque di incorrere in strappi improvvisi dei propri abiti e dunque di dover ricorrere nel minor tempo possibile ad ago e filo per apportare modifiche e riparazioni immediate sui nostri capi. Un’invenzione davvero interessante e originale è stata quella delle cucitrici portatili: sono macchine da cucire dalle dimensioni notevolmente ridotte rispetto a una cucitrice classiche e consentono di cucire e rammendare in qualsiasi momento e luogo in cui ci troviamo.
Il vantaggio principale di questi apparecchi portatili è che funzionano senza la necessità della corrente elettrica. Infatti, per metterle in funzione basterà inserire al loro interno delle classiche pile stilo e tutto funzionerà alla grande. Esistono due tipologie di macchine da cucire portatili: quelle di dimensioni ridotte e quelle a mano, o tascabili. Le prime sono del tutto uguali alle cucitrici classiche, solamente che possiedono delle misure molto ridimensionate, le quali permettono di trasportare il macchinario ovunque desideriamo. Il peso si aggira intorno ai 3 kg e sono perfette per tutte le operazioni di base del cucito. Queste cucitrici, infatti, sono dotate dei punti di cucito più importanti, della funzione retromarcia e orlatura. I modelli migliori, oltretutto, consentono anche di cambiare l’ago e il piedino per svolgere tipi di lavori più specifici con stoffe particolari. Questa tipologia di macchinario viene spesso usato per avvicinare al mondo del cucito i principianti o i bambini, e per fargli conoscere i primi rudimenti dell’arte sartoriale.
Il secondo modello, ovvero la macchina da cucire a mano è ancora più piccola. Ha la forma e le dimensioni di una spillatrice e può essere comodamente messa in borsa e pronta all’utilizzo. Questa cucitrice è particolarmente piccola e leggera: questo consente di portarla con noi quando e dove desideriamo ma soprattutto di metterla dove vogliamo, considerate le dimensioni. La cucitrice a mano è caratterizzata da un funzionamento semplicissimo che la rende un oggetto alla portata di tutti. Come possiamo immaginare, nella cucitrice tascabile non è possibile cambiare gli elementi della cucitura, essendo il macchinario adibito a un utilizzo di tipo rapido e molto basilare. Una macchina da cucire portatile è un prodotto davvero molto economico e costa intorno ai 30 euro.
Dove collocare una macchina da cucire?
Un altro importante aspetto da conoscere che riguarda il tema delle macchine da cucire è sicuramente quello relativo alla loro collocazione. Come sappiamo le cucitrici che si acquistano per uso domestico non sono particolarmente ingombranti e quindi si possono posizionare in qualsiasi punto della casa nel momento in cui si desidera mettersi a lavoro. Tuttavia, pur essendo abbastanza maneggevoli e pratiche da trasportare, è sempre consigliabile poterle collocare stabilmente in un punto preciso della nostra abitazione o del nostro laboratorio di cucito. Posizionare in modo fisso una macchina da cucire infatti, consente di evitare spiacevoli rotture e danneggiamenti del macchinario, dei suoi piccoli e delicati componenti o addirittura dell’ingranaggio interno. Questi incidenti, effettivamente, sono spesso dovuti a frequenti trasporti o cambi di sistemazione.
Inoltre, quanto cuciamo è necessario stare comodi e acquisire sempre una posizione corretta che possa aiutarci durante il lavoro di cucitura e, soprattutto, che non faccia affaticare il corpo a causa di un lavoro intenso e ripetuto nel tempo. Allo stesso modo, senza doverci alzare di continuo, può essere molto utile e agevole avere sempre a disposizione tutto l’occorrente necessario per lavorare a macchina: aghi di ricambio, fili, forbici, piedini, bottoni e stoffe varie. Per ovviare al problema della collocazione di una macchina da cucire, di tutti gli accessori ad essa annessi, e della postura da assumere, sono stati inventati dei comodi e funzionali mobili capaci di contenere e conservare il macchinario e, allo stesso tempo, di mantenere in ordine la postazione di lavoro.
Alcuni modelli di mobili per macchina da cucire, oltre a essere realizzati in ottimi materiali come il legno, possiedono anche un design moderno che consente di collocarli, grazie anche ad apposite rotelline per il trasporto, in qualsiasi punto della casa e di diventare così parte integrante dell’arredamento. La funzionalità più interessante di questi mobili per il cucito è che sono creati in modo tale da custodire l’apparecchio sartoriale e allo stesso tempo di nasconderlo e conservarlo una volta che questo è stato utilizzato. Ciò è possibile grazie a un innovativo meccanismo ad aria che consente al piano di lavoro, sul quale è poggiato il macchinario, di alzarsi e abbassarsi a seconda che questo venga usato o meno. In questo modo avremo a che fare con una cucitrice “a scomparsa” che ci consentirà di collocarla davvero dove desideriamo senza problemi e senza doverla spostare di continuo.
Un’altra caratteristica dei mobili per macchina da cucire è che sono molto capienti. Di fatto, questi mobili possiedono vari cassetti, ripiani e scompartimenti nei quali è possibile riporre tutti gli accessori di cui abbiamo bisogno durante le operazioni di cucito. Il prezzo di un mobile per macchina da cucire è variabile e si stabilisce a seconda delle dimensioni e del materiale con cui è stato costruito. Possiamo dire che il costo si aggira tra i 400 e i 1000 euro.
Classifica delle migliori macchine da cucire
Mi sono laureata in Filosofia presso La Sapienza di Roma e successivamente mi sono formata come copywriter presso la R.U.F.A. Amante della moda, sono sempre stata appassionata delle tecniche sartoriali e del mondo del cucito, di cui mi occupo a 360 gradi in ogni sua sfaccettatura.