Domande frequenti

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Quando ci si trova a utilizzare una macchina da cucire è facile che possano sorgere dei dubbi di diversa natura sul suo meccanismo, sull’utilità circa i suoi componenti di base e sul funzionamento degli elementi essenziali al lavoro di cucitura. Se si chiede a un professionista del cucito quanto tempo abbia impiegato per conoscere a fondo il proprio macchinario e l’utilizzo di tutti gli elementi che lo costituiscono, sicuramente ci racconterà quanta pratica e tempo abbia dedicato alla sua macchina. Pertanto, a seconda della nostra esperienza le domande e i dubbi su una cucitrice possono certamente variare e essere di tutti i tipi: se siamo dei principianti del cucito, ad esempio, la questione può complicarsi anche, semplicemente, per capire gli ingranaggi della macchina o cambiarne un accessorio.

Fermo restando che lavorare con le cucitrici, proprio come con qualsiasi altro macchinario, richiede sempre e comunque tanta pazienza e molta pratica, può essere utile che qualcuno ci indichi una strada per velocizzare l’apprendimento. È per questo che abbiamo pensato di rispondere alle domande più frequenti sulle macchine da cucire e sul loro funzionamento, proprio per risolvere i principali dubbi che possono nascere davanti a una cucitrice.

Per praticità dividiamo le questioni secondo i diversi ambiti di interesse che possono riguardare una macchina da cucire: i suoi elementi essenziali, il funzionamento, i processi di cucitura, e alcune domande generali sui macchinari, le loro differenze e specificità. Cercheremo perciò di chiarire quelli che sono solitamente i dubbi più comuni e assistere chiunque voglia usare con criterio una macchina da cucire sfruttando tutte le potenzialità che offre.

 

Domande sui componenti di una macchina da cucire

Una macchina da cucire è dotata di molti elementi necessari al suo corretto funzionamento, ognuno dei quali è specifico per un determinato compito. Se si vuole utilizzare al meglio una cucitrice dunque è fondamentale conoscerne al meglio i componenti, in modo tale da comprendere il senso della loro utilità nel complesso del meccanismo dell’apparecchio.

  • Quali sono gli elementi principali di una macchina da cucire?

Una macchina da cucire è sempre dotata di un ago e di un filo  come elementi imprescindibili per il lavoro. Senza ago e filo una cucitrice non avrebbe ragione di esistere. Questi elementi sono talmente importanti da essere sostituibili a seconda del lavoro che dobbiamo svolgere su un certo tessuto. Oltre ad ago e filo sono presenti la spola  e il crochet: la prima si posiziona sulla parte superiore della macchina e serve a fornire il filo all’ago. Anche il crochet fornisce il filo ma dalla parte sottostante della macchina e costituisce la seconda cucitura di intreccio che verrà fatta sul capo. Un elemento fondamentale per la cucitura a macchina è il piedino che serve per tenere ferma la stoffa e svolgere numerosi tipi di cuciture. Pertanto una macchina da cucire sarà anche dotata di leva per mettere e togliere il piedino, consentendone la sostituzione. Altri elementi basilari di cui una cucitrice è sempre provvista sono il volantino, la retromarcia, il pedale, la manopola per scegliere il punto di cucitura e la rotella per regolare la tensione del filo. Le cucitrici elettroniche inoltre, sono fornite anche di un comodo schermo incorporato e di tasti per la selezione delle impostazioni. Ogni macchina possiede un cavo elettrico per attaccare alla corrente l’apparecchio.

  • Quali accessori ulteriori sono utili per cucire a macchina?

Le cucitrici spesso vengono vendute con accessori ulteriori per il lavoro. Tra questi troveremo quasi sicuramente un ago e un piedino di ricambio o per utilizzo differente come l’applicazione delle cerniere lampo, dei bottoni, delle decorazioni varie. Una confezione di olio per la lubrificazione dell’ingranaggio interno ed esterno, una spazzolina  per pulire le fessure e le parti più sottili sulle quali è difficile arrivare, delle spolette vuote da riempire con il filo. Può essere utile munirsi anche di un metro da sarta per svolgere le misurazioni necessarie per la creazione di abiti, un gessetto e un cartamodello per creare dei capi di abbigliamento, delle forbici di buona qualità e dei fili di fibre e colori diversi. Soprattutto questi è bene che siano sempre di buona qualità per evitare che si spezzino durante la cucitura.

  • A cosa serve il volantino?

Il volantino è un componente fondamentale della macchina da cucire. Lo riconosciamo immediatamente in quanto di solito è una manopola notevolmente più grande rispetto alle altre presenti sulla struttura della cucitrice. Anche le macchine d’epoca erano dotate di questo elemento, il quale non era altro che quella grande ruota posizionata sulla parte destra dell’apparecchio. Nelle cucitrici antiche, tuttavia, questo svolgeva anche altre funzioni che oggi sono state superate con l’avanzare della tecnologia. Oggi come oggi, infatti è cambiato il meccanismo di funzionamento delle macchine, così come il loro design: le dimensioni del volantino si sono notevolmente ridimensionate ma non certamente la sua indiscussa utilità. Il volantino serve principalmente a due funzioni: inserire il filo lungo il percorso per giungere all’ago, e per alzare e abbassare l’ago. La prima funzione si effettua quando dobbiamo far scorrere il filo lungo l’ingranaggio per condurlo fino all’area in cui si trova l’ago e in questo caso il volantino serve a far uscire la piccola leva in metallo che si trova dentro l’apparecchio e all’interno della quale va inserito il filo. La seconda funzione anch’essa fondamentale è quella che consente all’ago di alzarsi e abbassarsi. Questo uso è decisivo quando si vuole prelevare il filo dalla bobina sottostante. Infatti attraverso il maneggiamento del volantino l’ago verrà fornito del secondo filo per cominciare con l’operazione di cucitura. Grazie a quest’ultima funzione, inoltre, è anche possibile facilitare il cambio del piedino, scostando l’ago soprastante.

  • A cosa serve la retromarcia?

Come indica il nome, la funzione di retromarcia, in una macchina da cucire, serve per cucire sulla stessa porzione di tessuto attraverso un movimento dello spazio di lavoro in avanti e indietro. Quando si spinge la leva retromarcia, le griffe di trasporto nella zona dove si cuce il tessuto, cambiano direzione permettendo in questo modo il mutamento della cucitura e facendo muovere la stoffa verso di noi anziché lontano. Questo tipo di funzione è molto utile per svolgere il punto indietro quando, ad esempio, bisogna chiudere una cucitura. In questo caso, se su una stoffa abbiamo messo gli ultimi punti può essere necessario realizzare una cucitura di rinforzo e utilizzare la retromarcia per cucire di nuovo sugli ultimi punti effettuati. Così facendo evitiamo che il filo possa sfilarsi in un secondo momento a causa di una cucitura troppo debole. É una leva presente in quasi tutte le macchine, solo alcuni modelli ne sono sprovvisti, ma sono piuttosto rari. Quindi sicuramente possiamo annoverare fra le funzioni principali di una macchina da cucire quella della retromarcia.

  • Che cosa indicano i numeretti e i segni indicati sulle cucitrici?

Ogni macchina da cucire presenta sull’intera struttura del macchinario una serie di numeretti segnati accanto a determinate parti dell’apparecchio. Queste cifre numeriche sono necessarie a mostrare i vari punti che fanno riferimento a uno specifico percorso finalizzato all’inserimento preciso di un elemento all’interno di un meccanismo. Quindi, segnati con dei numeretti avremo indicato il percorso che deve svolgere il filo al fine di inserirlo lungo l’ingranaggio del macchinario per condurlo nella zona in cui è posizionato l’ago. Quindi in ordine vengono numerati: il porta rocchetto dal quale proviene il filo, il guida filo in metallo, la zona in plastica lungo la quale il filo scorre, la leva in acciaio che fuoriesce con il volantino, e infine il movimento ultimo di discesa del filo lungo la parte in plastica che conduce all’ago. Diversamente, segnato con dei simboli abbiamo il meccanismo di rifornimento della spolina con il filo proveniente dal rocchetto. Questo percorso viene fatto svolgere sempre dal filo per far si che dal rocchetto venga trasferito sulla spolina da inserire all’interno della bobina. Quindi avremo segnato il porta rocchetto, la rotellina in metallo e la leva ferma bobina.

Domande sulle istruzioni di funzionamento

Quando utilizziamo una macchina da cucire non sempre ci sono chiari i meccanismi di uso o di posizionamento dei singoli elementi e di come questi vadano gestiti in un ingranaggio. Di fatto, si deve riconoscere che in una cucitrice sono presenti dei componenti non del tutto semplici da gestire, così come per alcuni elementi bisogna solamente capirne il metodo di inserimento. Può capitare ad esempio che un principiante del cucito si trovi in difficoltà nel cambiare un ago o un piedino, oppure che voglia imparare ad applicare un accessorio senza però sapere da dove cominciare e quali accorgimenti siano necessari allo svolgimento del lavoro.

  • Come si carica con il filo una spola vuota?

Caricare con il filo una spolina vuota è un’operazione davvero semplice e tra quelle più importanti da saper fare in quanto ci servirà spesso di dover riempire le spole con i fili adatti, a seconda dei lavori che dobbiamo realizzare. Prima di tutto si deve attaccare la macchina alla corrente in quanto abbiamo bisogno del pedale per svolgere l’operazione finale di avvolgimento. Se si osserva la parte superiore della cucitrice vi sono indicati dei segni che ci guidano lungo tutte le fasi del percorso per il corretto svolgimento dell’operazione. Come prima cosa bisogna inserire il rocchetto con il filo sopra al porta rocchetto e fermarlo. É fondamentale posizionare il rocchetto in modo tale che il filo si srotoli in senso antiorario. Poi bisogna prendere l’estremità del filo e fargli fare un mezzo giro sulla piccola rotellina in metallo posta sulla parte superiore della macchina. Dopo di che sempre tenendo l’estremità del filo bisogna inserirla, da sotto verso sopra, in uno dei buchi della spolina vuota e fare due o tre giri per fermare il filo. Dopo aver fatto questo, bisogna inserire la spolina nel piccolo porta spola in metallo, chiamato annaspatoio. Infine, per bloccarla si deve fare un leggero scatto verso la rotellina in plastica vicina. Fatto questo si può azionare il pedale e il filo verrà facilmente trasferito dal rocchetto alla spola vuota.

  • Come si cambia l’ago?

Cambiare o sostituire l’ago è semplicissimo. Può essere necessario dover cambiare l’ago sia per utilizzarne uno specifico per trattare dei tessuti particolari sia per evitare che l’ago stesso si danneggi con alcuni tipi di stoffa. Se osserviamo l’area in cui si trova l’ago noteremo una piccola vite posta accanto. Se la cucitrice ne è dotata, potete usare l’apposito cacciavite che troverete in dotazione, altrimenti potete prenderne uno della grandezza adatta a entrare nel piccolo taglietto apposto sul pomello della vite, al fine di allentarla. Una volta allentata reggete con le dita l’ago che si sfilerà facilmente. Per sostituirlo e metterne un altro, va svolta la stessa operazione. Di deve inserire l’ago e girare di nuovo la vite. È molto importante infilare l’ago dal verso giusto: rivolgere la zona piatta dell’ago non verso di noi ma dalla parte opposta. Fatto questo girate la vite con l’aiuto del cacciavite, facendo molta attenzione che questa resti sempre ben salda.

  • Come si cambia il piedino?

La stessa cosa che abbiamo detto per l’ago vale per il piedino: non tutti i lavori possono essere svolti con un tipo di piedino, così come non tutte le stoffe possono essere trattate con il piedino standard che solitamente troviamo già montato sulla macchina quando la acquistiamo. Può essere utile perciò, come prima cosa, imparare come si cambia il piedino ad una macchina da cucire. Avremo bisogno di due leve: la leva alza piedino e la piccola levetta attaccata sulla colonna dove si trova l’ago. Per sganciare il piedino, dunque, va mossa questa levetta affinché il piedino cada sul piano della macchina. Al contrario, per montare un nuovo piedino si dovrà posizionarlo in prossimità dell’aggancio dove andrà montato, poi con la leva alza piedino dobbiamo far scendere la colonnina in acciaio affinché questa “vada a prendere” il piedino per agganciarlo. Come si può notare è un’operazione davvero semplice ma basilare per imparare a cucire.

  • Come si inserisce la bobina nel crochet?

A differenza delle precedenti, questa è un’operazione leggermente più complessa che richiede maggiore manualità ma comunque risulta semplice una volta che ci si è presa la mano. Per inserire la bobina nel crochet, o porta bobina, bisogna prima di tutto aprire il vano che contiene quest’ultimo, quello in cui di solito sono contenuti anche gli accessori di ricambio della macchina da cucire. Si noterà un ingranaggio circolare in metallo dal quale dovremo sfilare il crochet, tirando la piccola leva incorporata. Ora, prendendo la bobina la si può inserire nel porta bobina facendogli fare un leggero scatto. Ora, con molta attenzione, si deve tenere il filo per la sua estremità, la quale poi va fatta passare all’interno della fessura del crochet e farla scorrere finché non noteremo un piccolo scatto che ci indicherà che il filo si è ben posizionato. Si può fare una prova per vedere se è ben saldo tenendo la bobina appesa per il filo: se si srotola significa che non è stato ben inserito, se invece resta ferma allora possiamo essere soddisfatti. Fatto questo passaggio, possiamo reinserire il porta bobina all’interno dell’ingranaggio dal quale lo avevamo sfilato in precedenza. Sempre prendendo la leva del crochet dobbiamo incastrarla nel piccolo spazio che si nota sul meccanismo. Per incastrarlo dobbiamo fargli fare uno scatto che indicherà l’avvenuta operazione correttamente eseguita.

  • Come si mette il filo?

Per mettere il filo nell’ago è necessario imparare a svolgere il percorso esatto finalizzato a una corretta esecuzione dell’operazione. Infatti, se questo processo viene svolto male il filo si spezzerà o la cucitrice potrebbe finire per incepparsi. Per condurre il filo verso la zona dell’ago si devono seguire i numeri che sono indicati sopra il corpo macchina, i quali servono a facilitare e rendere più intuitivo ogni singolo passaggio. Prima di tutto va inserito il rocchetto sul porta rocchetto, facendo attenzione che il filo si srotoli sempre in senso antiorario. Poi si deve far passare il filo all’interno del guida filo, ovvero una leva in metallo che si trova saldata sulla macchina. Poi continuando a seguire i numeri si inserisce  il filo lungo la fessura in plastica. Dopodiché va utilizzata la manopola chiamata volantino: muovendola fuoriuscirà una leva in metallo dall’interno dell’ingranaggio della macchina. Il filo andrà inserito proprio dentro questa leva, facendolo scorrere poi verso il basso. A questo punto il filo dovrebbe aver raggiunto la zona in cui si trova l’ago: è fondamentale inserirlo dalla parte di dietro della cruna e fermarlo infine con il piedino. Inserire il filo è molto importante ed è bene utilizzare la stessa tipologia di filo sia per il rocchetto sia per la bobina che va inserita nel crochet rotativo.

  • Come si prende il filo dalla bobina inferiore?

Riuscire a prendere il filo dalla parte inferiore della macchina, le prime volte può essere difficoltoso. Tuttavia è un’operazione fondamentale da imparare ed è tra le prime necessarie per cucire. Per prendere con l’ago il filo che si trova contenuto nella bobina della parte sottostante al macchinario bisogna utilizzare la manopola detta volantino. Dopo aver caricato la bobina nel crochet inferiore e aver richiuso tutta la zona, è il momento di manovrare il volantino in modo tale da alzare e abbassare l’ago. É questo movimento infatti che consente sia al crochet di ruotare e di fornire il filo necessario all’ago, sia di far arrivare l’ago fino al porta bobina. Finché non vedremo che nell’ago è stato infilato il secondo filo, dovremo continuare a ruotare il volantino. Appena noterete che il filo fuoriuscirà dalle griffe di trasporto, potete aiutarvi con la mano sinistra per facilitare l’estrazione. Quando avrete tirato fuori un po’ di filo potete poi unirlo a quello che si trova già inserito all’interno dell’ago e farli scorrere insieme nella parte dietro al piedino, in modo tale da predisporvi al passaggio successivo per la cucitura. Un consiglio utile può essere quello per cui una volta finito di cucire, si può tirare dalla bobina sottostante un po’ di filo in più, in modo tale da non dover ripetere di nuovo l’operazione.

  • Come impostare la macchina per il quilt?

Il quilt è un tipo di lavoro molto fantasioso e divertente che consente di realizzare delle grandi coperte o ampie porzioni di tessuto con pezzi di stoffa, materiali e colori anche differenti fra loro. Con il quilt potrete avere una realizzazione davvero unica e originale, basata sui vostri gusti personali. Alcune macchine da cucire sono specifiche e costruite per realizzare questo tipo di lavoro, o anche il patchwork. Tuttavia, molti modelli di macchinari più generici dispongono lo steso della possibilità di aggiungere dei pezzi utili a questa realizzazione. Innanzitutto è necessario utilizzare un tipo specifico di piedino che in questo caso sarà quello denominato piedino D. Poi bisogna passare la cucitrice sulla modalità doppio trasporto. Dopodiché si deve spostare l’ago verso destra di due o tre posizioni, in base al bordo che intendiamo fare all’orlatura. Per realizzare il quilt è importante anche gestire bene la pressione del piedino e adattare al meglio il bilanciamento del doppio trasporto. Se la vostra macchina è elettronica ed è dotata di memoria usb, può essere utile salvare queste impostazioni programmate per il quilt in modo tale da facilitarvi e velocizzarvi il lavoro in un secondo momento di cucitura.

  • Come cucire una zip?

Applicare una zip ad un paio di pantaloni, a una felpa o in generale ad un capo di abbigliamento è un’operazione molto comune  in ambito sartoriale e tra le più importanti da saper realizzare. Ogni macchina da cucire consente di applicare una chiusura lampo grazie agli accessori adatti che consentono questo genere di cucitura. Ci sono due tipi di chiusure lampo: quelle visibili e quelle invisibili, che dovrebbero, appunto, restare nascoste. Innanzitutto è necessario munirsi del piedino specifico per cerniere. Questo accessorio consente di cucire molto vicino ai dentini di una lampo senza il rischio che si rompa l’ago. Solitamente dovrebbe essere presente fra gli accessori in dotazione di una cucitrice, in caso contrario possiamo acquistarlo in qualsiasi merceria più vicina. Come prima cosa si deve posizionare la zip sui due pezzi di stoffa da cucire. Va lavorato un pezzo di stoffa alla volta. Il retro della cerniera deve stare rivolto verso di noi, mentre la parte dritta va a contatto con il dritto del tessuto. Per fermare il tutto si devono applicare degli spilli che mantengano ferma la chiusura lampo. Dopo aver svolto questa operazione possiamo cucire. Per cucire la parte destra della lampo, il piedino va montato sulla parte sinistra: azionate il pedale e realizzate una semplice cucitura dritta. Ora è il momento di unire la seconda parte di stoffa sull’altro lato della zip. Girando al rovescio la parte che è stata appena cucita, questa va sovrapposta alla parte da cucire. Si puntano gli spilli e si va a cucire, questa volta il piedino va montato sulla destra in quanto deve attaccare la parte sinistra della cerniera. Infine vanno svolte due cuciture finali ai lati della zip.

  • Come applicare un bottone?

Applicare un bottone con la macchina da cucire è un’operazione semplicissima. Come prima cosa anche in questo caso è necessario disporre del piedino specifico per bottoni, se non si ha a disposizione è necessario procurarsene uno, il quale è facilmente reperibile. In genere, è in plastica con un’ampia apertura centrale per l’ago e la parte inferiore è rivestita con un materiale anti-scivolo gommoso, che permette al piedino di mantenere fermo il bottone durante la cucitura. Come prima cosa, quando si vuole attaccare un bottone, bisogna posizionare quest’ultimo nella zona adibita alla cucitura e cioè sopra la stoffa sulla quale vogliamo applicarlo e sotto al piedino. Dopodiché si deve scegliere il punto di cucito: può andar bene il punto a zig-zag. È consigliato questo tipo di punto in quanto con questa cucitura l’ago si sposta a destra e sinistra in corrispondenza dei buchi del bottone in cui deve passare il filo. Pertanto, è anche molto importante vedere se l’ago passa all’interno dei buchi del bottone e per esserne sicuri, è necessario muovere in su e in giù l’ago, con il volantino, per vedere se entra facilmente all’interno di essi. Se l’ago passa bene si può iniziare a cucire.

  • Come cambiare la larghezza del punto e perché?

Tra le operazioni fondamentali da eseguire prima di cominciare a cucire vi è quella che controlla la larghezza del punto. Questa, infatti, si deve cambiare a seconda del tessuto che si sta lavorando: non tutti i tipi di stoffe si possono cucire e lavorare con la stessa modalità, pertanto è necessario sapere a cosa serve la manopola adibita a questo scopo. Ogni cucitrice dovrebbe essere dotata di questa rotellina, quindi una volta trovata dobbiamo impostarla in base alle nostre necessità. Dobbiamo sapere che questa va regolata soprattutto quando dobbiamo cucire con il punto zig-zag o quando dobbiamo  svolgere i punti più larghi, non fa molta differenza, invece, per il punto dritto. Per i tessuti leggeri dovremo usare un punto più corto, mentre per i tessuti più pesanti sceglieremo un tipo di punto più lungo. Se dobbiamo cucire una stoffa dalla fibra media, ad esempio, possiamo impostare un valore medio, ovvero il numero due.

Domande sull’utilità degli elementi di una cucitrice

Molto spesso, soprattutto quando si è un principiante del cucito, alcuni usi specifici degli accessori e degli elementi di una macchina da cucire possono sfuggirci o non esserci abbastanza chiari. È molto importante conoscere fino in fondo il macchinario che stiamo usando, così come tutti i suoi vari componenti e la loro singola o molteplice utilità. Ciò è fondamentale soprattutto quando desideriamo svolgere un certo tipo di lavoro e dobbiamo sapere immediatamente di quale occorrente abbiamo bisogno per poterlo realizzare al meglio. In questo modo eviteremo sicuramente di perdere tempo con lavorazioni sbagliate o, peggio, di rovinare la stoffa che stiamo cucendo.

  • Quale ago scegliere?

Come sappiamo in commercio esistono diverse tipologie di aghi. Quando ci troviamo a trattare particolari tipi di stoffe, infatti, abbiamo bisogno dell’ago giusto per poter cucire ed evitare spiacevoli incidenti di rottura o di danneggiamento dei capi che stiamo realizzando. Ad esempio, se scegliamo un ago troppo spesso per un tessuto leggero o delicato, rischieremo di creare dei fori troppo grossi rovinando del tutto il lavoro. Al contrario se lavoriamo con un ago troppo fino su tessuti rigidi, rischieremo che questo venga a spezzarsi. Quindi, se dobbiamo cucire un tessuto elastico come la maglina, il jersey o lycra, per esempio, abbiamo bisogno di un ago dalla punta rotonda, adatto a scivolare facilmente attraverso le fibre del tessuto. Se invece dobbiamo lavorare la pelle o il cuoio, che sono di materiale più resistente e duro, abbiamo necessità di un ago molto robusto. Gli aghi dalla punta affilata, invece, servono per cucire tessuti più pesanti come: il jeans, la finta pelle o gli abiti da lavoro, ma anche tendaggi e la biancheria da letto. Con questo tipo di ago possiamo anche realizzare lavori quali il patchwork e il quilt. Per cucire i tessuti più leggeri come la seta o il jersey fine, invece, possiamo utilizzare l’ago stretch o il microtex.

  • A cosa serve il piedino trasparente?

Questa tipologia di piedino è presente per quasi tutte le tipologie di piedino e generalmente è acquistabile nelle più comuni mercerie o addirittura potrebbe già essere presente nel kit in dotazione della nostra cucitrice. Principalmente, il piedino trasparente serve per avere una maggiore visibilità sul tessuto. Un piedino di metallo, infatti, in alcuni casi, potrebbe ridurre la visibilità durante la lavorazione su dettagli o sulle piccole porzioni di tessuto. Pertanto è stato ideato questo speciale accessorio per realizzare delle cuciture sempre impeccabili, perfette e lineari. Possiamo trovarlo in diverse forme, ovviamente, a seconda del lavoro che dobbiamo svolgere: che sia per applicazioni, cuciture o particolari tipi di punto. Con il piedino trasparente è dunque possibile creare e realizzare lavori su trapunte, applicazioni di perle e lustrini, decorazioni varie, o svolgere anche il punto copertura. È un elemento molto utile se si vuole rendere ogni creazione più professionale possibile.

  • A cosa serve l’ago gemello e come funziona?

L’ago gemello è un accessorio che si può montare all’occorrenza sulla nostra cucitrice. È un elemento che non può assolutamente mancare fra gli accessori utili e indispensabili per lavorare con una macchina da cucire. La maggior parte delle cucitrici, infatti, possiede la funzione per operare con l’ago gemello, quindi basta semplicemente assicurarsi che sia possibile farlo con la propria e procedere con il montaggio di questo elemento sulla nostra macchina. La struttura di un ago gemello è semplicemente quella di due aghi in un corpo unico, affiancati e tenuti uniti da un elemento che può essere in plastica o in metallo. Un ago gemello è utile principalmente a realizzare una fila di cuciture parallele e spesso viene utilizzato per lavorare su tessuti particolari come il jeans o la maglina. Come per ogni genere di ago vi sono diverse tipologie di ago gemello in commercio: quello per trattare tessuti più spessi o quello per trattare stoffe più leggere. In base a questo cambierà la punta dell’ago ma non la sua struttura che deve essere comunque funzionale a svolgere una doppia cucitura. Come è ovvio, essendo doppio, avrete bisogno di due spolette che possano fornire una dose doppia di filo. Il metodo di utilizzo e di sostituzione è lo stesso di un ago semplice.

  • A cosa servono i punti elastici?

Ogni macchina da cucire, al di là del modello specifico, ha la funzione per realizzare dei punti elastici. I punto elastico serve specificamente quando ci troviamo a lavorare su delle stoffe, come la maglina o tutti quei tessuti elasticizzati, che non possono essere cuciti e trattati con dei punti tradizionali. Infatti, cucire con dei punti non adatti a questi tessuti particolari, potrebbe portare immediatamente alla rottura del filo e quindi all’impossibilità di cucitura. Con il punto elastico è possibile cucire anche gli elastici che si trovano all’interno dei nostri capi d’abbigliamento, come ad esempio quelli che possiamo trovare in una gonna o in una tuta. Il punto elastico a zig zag, quelli con dei piccoli puntini interni, permette, ad esempio, di cucire direttamente l’elastico sul tessuto. Questo particolare punto consente all’elastico di mantenere una buona flessibilità. Un altro tipo di punto elastico è quello che cuce due punti avanti e uno indietro, consentendo di realizzare dei punti particolarmente robusti. Per cucire i punti elastici è molto importante regolare bene la tensione del filo per evitare spiacevoli rotture durante la fase di lavoro.

Accorgimenti utili per lavorare con una macchina da cucire: quali sono?

Quando lavoriamo con la cucitrice è l’esperienza con il macchinario e la continua pratica in diversi generi di lavorazioni che ci consente di diventare, con il tempo, sempre più bravi nei lavori di cucito. Tuttavia, alcune volte, possono sfuggirci dei piccoli accorgimenti o gesti fondamentali che invece ci consentirebbero di realizzare al meglio e con più precisione un determinato lavoro. Oltretutto, spesso, può accadere, soprattutto a un principiante alle prime armi, di trovarsi in difficoltà con degli inconvenienti che sopraggiungono durante la fase di cucitura.

  • Cosa consigliare a un principiante del cucito a macchina?

La prima volta che si lavora con una macchina da cucire è sempre consigliabile osservare con molta attenzione il macchinario per capirne la struttura e cercare di comprenderne il funzionamento. In commercio è possibile trovare cucitrici a funzionamento meccanico o elettronico: quest’ultima tipologia è spesso più comoda per un principiante, in quanto, essendo tutto il meccanismo computerizzato, può facilitare di molto l’utilizzo dell’apparecchio. Tuttavia anche una cucitrice meccanica, soprattutto se stiamo parlando di un modello più basilare, può essere semplice e veloce nell’utilizzo. Ogni cucitrice dovrebbe essere fornita di un libretto di istruzioni che garantisce di conoscere almeno le informazioni generali sul macchinario, sui suoi componenti, sulla loro sostituzione e il loro uso, pertanto è bene leggerlo attentamente. Un principiante, infatti, deve sicuramente imparare al più presto a saper sostituire e usare gli elementi di una macchina da cucire, come ago e piedino, per poter svolgere tipi di lavorazioni più specifiche. Inoltre, è opportuno conoscere sin da subito gli usi principali dei diversi punti di cucito per saper ben scegliere quello più utile all’occorrenza. Per questo può essere efficace fare delle prove su dei pezzi di stoffa in avanzo, in modo tale da imparare a gestire il macchinario e specialmente la velocità di cucitura con il reostato.

  • Perché si rompe il filo durante la cucitura?

Quando si rompe improvvisamente il filo della bobina durante la fase cucitura a macchina siamo costretti a fermare il lavoro e reinserire il filo all’interno dell’ingranaggio della cucitrice. Per evitare questo spiacevole e fastidioso inconveniente, che tuttavia è molto comune, bisogna solamente avere dei piccoli ma importanti accorgimenti. La cosa principale, sicuramente, è quella di far passare correttamente il filo lungo l’ingranaggio della macchina da cucire: quindi seguire alla perfezione e con molta cura tutti i passaggi necessari. Come seconda cosa da sapere: la tensione del filo va regolata il più possibile. Durante la cucitura, infatti, si lavora a una velocità più o meno elevata e quindi è molto importante inserire il rocchetto nella posizione più corretta. Bisogna ricordarsi sempre che il filo deve srotolarsi in senso anti orario, ovvero il verso giusto che consente di mantenere una buona tensione. Lo stesso discorso vale per il filo che fuoriesce dalla bobina sottostante. È molto importante, inoltre, utilizzare la stessa tipologia di filo per il rocchetto e per la bobina contenuta nel crochet. Molto spesso, infatti, accade che il filo si spezzi perché si sta lavorando con materiali troppo differenti. Come ulteriore consiglio è bene utilizzare sempre dei fili di buona qualità e con una buona resistenza: un filo in poliestere, ad esempio, può essere la scelta giusta per realizzare molte tipologie di lavori in sicurezza.

  • Come lavorare la pelle e il cuoio con la macchina da cucire?

Solitamente il cuoio o la pelle vengono trattati con delle macchine appositamente costruite per questo compito specifico. Ciò perché si tratta di materiali molto pregiati e difficili da maneggiare. Tuttavia, generalmente, ogni macchina da cucire consente di lavorare e trattare le stoffe di cuoio o di pelle, semplicemente aggiungendo un ago adatto e un piedino consono a questo genere di tessuti. Pertanto, come prima cosa, è fondamentale munirsi di questi elementi basilari per poter trattare tale genere di tessuti particolarmente delicati. Il cuoio e la pelle possono essere variamente pesanti o leggeri e quindi, a seconda del caso, andranno utilizzati gli accessori più adatti. Esistono, ad esempio, dei piedini premi stoffa di diversi materiali e grandezze che sono finalizzati al trattamento di capi come il camoscio, l’eco pelle, la pelle di pitone, capretto, finta pelle, pelle, pelle dura così via. Invece, per quanto riguarda l’ago adatto da utilizzare, in commercio sono disponibili degli aghi adatti al trattamento della pelle e del cuoio. Sono degli aghi dal materiale molto resistente che consente di perforare la pelle senza danneggiarla.

  • Filo aggrovigliato: come risolvere?

Capita molto spesso, a principianti e non di ritrovarsi con il filo aggrovigliato durante la fase di cucitura a macchina. Tuttavia è molto semplice risolvere questo comune inconveniente. Ci accorgiamo che il filo si è aggrovigliato quando la nostra cucitrice si inceppa e smette di andare avanti con il lavoro e noteremo così dietro alla stoffa che stiamo lavorando un grande groviglio di fili. Sicuramente una delle prime cause è quella per cui il filo è stato inserito male nell’ingranaggio della nostra cucitrice. Come ricordiamo, infatti, è fondamentale far svolgere al filo il percorso corretto di infilatura in modo tale da evitare questo fastidioso problema. Un altra motivazione ancora potrebbe derivare dal fatto che abbiamo dimenticato il piedino alzato durante la cucitura. Questo potrebbe portate a un intasamento sia della zona delle griffe di trasporto sia della parte inferiore in cui si trova il porta bobina. Quindi, in questo caso va aperto il vano sottostante e tagliato tutto il filo in eccesso. Un’altra causa comune potrebbe essere quella che deriva dal filo della bobina sottostante quando non è stato correttamente inserito. In questo caso va aperto il vano in cui è contenuto il crochet e va estratta la spola contenente il filo per poter rimettere ogni cosa al suo posto. Infine tra le altre cause comuni vi è quella che dipende dalla corretta o meno regolazione della tensione del  filo. In questo caso è molto importante regolarla alla perfezione per non incorrere in questo genere di problemi.

  • Perché i punti sono lenti?

Un altro problema che si riscontra comunemente e che capita molto spesso sia ai principianti del cucito che ai professionisti è quello di ritrovarsi con dei punti molli. Quante volte è capitato, infatti, di cucire e di realizzare dei punti molto lenti che facilmente si levano dal tessuto. Come mai accade questo?  La causa principale di certo proviene da una errata regolazione della tensione della macchina da cucire, e precisamente quella del filo. Come sappiamo, infatti, regolare la tensione del filo è una tra le operazioni più importanti da imparare e da effettuare quando si è in procinto di cucire. Dimenticare di svolgere questa operazione significa incorrere in una serie di problemi come questo, o ancora, quello che porta poi alla rottura del filo stesso. Se la tensione è molto lenta, appunto, accadrà che i punti di cucitura avranno un aspetto mollo. Mentre, diversamente, se la tensione è troppo alta rischieremo che il filo si spezzi da un momento all’altro durante la fase di lavorazione.

  • A cosa serve regolare la pressione del piedino?

Come sapiamo, prima di svolgere qualsiasi operazione di cucito a macchina è molto importante regolare sia la tensione del filo sia anche la pressione del piedino. La pressione è la forza che il piedino svolge sulla stoffa durante la cucitura. Effettivamente, molto spesso o ci si dimentica di controllarla o comunque non ci si dedica molta attenzione, incorrendo in spiacevoli inconvenienti. Nelle macchine meccaniche la pressione del piedino si regola con la barra apposita, girando la vite a bottone. In altre macchine, diversamente, si registra con dei bottoni posti proprio accanto alla barra di pressione. Mentre in alcune cucitrici di tipo elettronico, invece, basterà impostare la funzione dallo schermo incorporato. In questo genere di macchine, inoltre, è anche possibile memorizzare la pressione del piedino nel programma personalizzato della macchina. La pressione va regolata in base al tipo di tessuto che si sta lavorando: i tessuti più pesanti richiedono una pressione maggiore mentre i tessuti più leggeri una pressione minore. La tensione deve essere ben gestita e non deve essere mai eccessiva né in uno né in altro caso di robustezza del tessuto. Nel caso in cui vengano utilizzati dei piedini per il ricamo, invece, non serve regolare la pressione in quanto il trasporto della stoffa è completamente manuale.

Altre domande generali su cucitrici e accessori

Quando cuciamo ci ritroviamo molto spesso davanti a delle funzioni della macchina di cui non ne conosciamo l’importanza. Inoltre per quanto riguarda i suoi accessori, può capitare così di non conoscerne l’utilità: comunemente nel kit in dotazione delle macchine da cucire sono presenti degli elementi ulteriori per la sostituzione dei pezzi oppure per ampliare le funzionalità della cucitrice o per la sua manutenzione, altre volte ancora, diversamente, può capitare di non sapere a cosa servano alcune componenti, così come può succedere di non conoscere la funzione di un oggetto che invece potrebbe rivelarsi necessario per le nostre intenzioni sartoriali.

  • A che serve l’olio per la macchina da cucire e come si usa?

Solitamente ogni macchina da cucire è dotata di un contenitore in cui è conservato l’olio per svolgere una adeguata manutenzione al macchinario. Dopo un uso ripetuto della cucitrice, infatti, può capitare che l’ingranaggio cominci a fare qualche resistenza e che non vada più liscio come una volta. In questo caso è necessario svolgere un’operazione di lubrificazione del meccanismo adibito al funzionamento, ma va fatta anche una corretta pulizia e adeguata oliatura anche dei vari componenti della macchina. Oltre all’olio può essere utile munirsi di una piccola bottiglietta spray vuota per poter versare parte del contenuto qui dentro: in questo modo sarà più facile applicare il prodotto sulle superfici della cucitrice che ci interessa oliare. Come prima cosa va aperta la parte superiore della macchina, quella in cui si trova il meccanismo di inserimento del filo. Su questa zona si può spruzzare una leggera dose del prodotto. Con l’aiuto del volantino possiamo assicurarci che l’ingranaggio si muova facilmente e che sia tornato liscio come prima. In questo caso possiamo richiudere la zona. Può essere utile dare una leggera oliata anche nella zona in cui è contenuto il crochet rotativo, per consentire un movimento più agevole dello stesso.

  • Si può scegliere la velocità del reostato?

Quando lavoriamo con una cucitrice, la velocità con cui svolgiamo le operazioni di cucitura è fondamentale per ottenere un lavoro il più perfetto e professionale possibile. Può capitare che agli inizi si faccia molta difficoltà a gestire adeguatamente l’intensità del pedale e quindi la velocità di cucitura. O ancora può capitare di avere tra le mani un capo particolarmente delicato per il quale si deve poter cucire con un’andatura del tutto perfetta e meticolosa. Solitamente una macchina da cucire basilare non possiede diverse regolazioni di velocità per il pedale, in questo caso sarà necessario fare molta pratica per imparare a dosarlo, oppure comprarne uno a regolazione variabile. Diversamente però vi sono delle cucitrici, specie quelle di ultima generazione a funzionamento elettronico, che consentono di impostare e gestire secondo le nostre esigenze, la velocità di cucitura del macchinario. Questa funzione è davvero molto utile, appunto per i principianti o per svolgere lavorazioni che richiedono molta cura. É possibile, inoltre, sostituire il reostato che abbiamo con uno che consenta di regolare la velocità: questa tipologia di pedale è facile trovarla in commercio e soprattutto non è molto costosa. Basta solamente assicurarsi che il modello che acquistiamo si compatibile con la nostra cucitrice. Questo genere di pedali hanno da due a tre regolazioni di intensità, permettendo così di scegliere quella che più ci serve ai fini della nostra lavorazione.

  • Perché si usa il cartamodello?

Il cartamodello è un oggetto molto utile per i lavori di sartoria, specialmente per quanto riguarda la creazione di abiti a partire da una stoffa che abbiamo acquistato. Esistono vari tipi di cartamodello: quelli già numerati  e quelli vuoti. Il cartamodello già numerato riporta le misure per realizzare un determinato capo, che sia un paio di pantaloni, una maglietta, una gonna o un completo. In questo caso non sarà necessario prendere le misure del modello e se lo si fa è solo per aggiustare alla perfezione il capo che intendiamo realizzare. Diversamente, un cartamodello vuoto non contiene le misure ma dobbiamo fornirgliele noi. In questo caso si deve misurare il destinatario per il quale intendiamo realizzare il prodotto e riportare le relative misure sul cartamodello. Una volta fatto questo possiamo sovrapporre sopra di esso i vari pezzi di stoffa per tagliarli secondo le indicazioni che il cartamodello stesso ci fornisce. Questo infatti serve a riprodurre sulla stoffa le misure precise che abbiamo preso precedentemente. Servirà solamente sovrapporre la stoffa e segnarci sopra con un gessetto i lati da tagliare. Una volta che ci troviamo in mano i vari pezzi di stoffa possiamo procedere con la cucitura a macchina. Il cartamodello consente a ognuno di cimentarsi con la creazione di abiti, in quanto facilita molto l’operazione di misurazione che deve essere più precisa possibile.

  • A cosa serve la porta usb nelle cucitrici elettroniche?

Le cucitrici di ultima generazione sono soprattutto a funzionamento elettronico. Questa tipologia di macchine da cucire facilita molto il lavoro di sartoria e consente delle operazioni ulteriori per ampliare la funzionalità dei nostri macchinari. Solitamente le macchine da cucire elettroniche, specie quelle di fascia medio-alta sono dotate di una porta usb che consente una varietà di opzioni per impostare il nostro macchinario. La porta usb in generale consente alla nostra cucitrice di collegarsi al computer e quindi di svolgere degli aggiornamenti importanti per il cucito e il ricamo. Inoltre questo accessorio dalla grande portata tecnologica risulta fondamentale per le ricamatrici in quanto permette di importare dal computer le immagini che desideriamo riprodurre sul tessuto. Questa funzione è davvero originale e innovativa in quanto consente di personalizzare al massimo ogni nostra creazione, senza limitare la nostra fantasia. Basta semplicemente collegare la macchina al computer e inviare le immagini che desideriamo cucire. E inoltre grazie allo schermo incorporato nella cucitrice sarà anche possible modificare o aggiungere delle frasi direttamente sul disegno che intendiamo realizzare.

  • Quali sono i punti di cucito più importanti?

Ogni macchina da cucire, da quelle più essenziali a quelle più avanzate, sono provviste di diversi punti di cucito. Ci sono cucitrici che ne contano venti, altre che ne contano cento, altra ancora che arrivano addirittura a trecento punti di cucito. Al di là di questo aspetto, che può caratterizzare una macchina più o meno dotata, ogni cucitrice deve essere fornita di certo di alcuni punti di cucito fondamentali, che non a caso sono quelli più comunemente usati e che servono per realizzare i lavori di cucito più frequenti. Il primo punto indispensabile è sicuramente il punto dritto: con questo punto possiamo cucire tutto ciò che vogliamo anche se effettivamente non è un punto particolarmente resistente. È generalmente usato, ad esempio, per cucire e applicare le cerniere sui tessuti. Un altro punto è quello elastico ed è sicuramente più spesso e resistente di quello dritto. Con il punto elastico possiamo cucire sui tessuti elasticizzati come jersey, maglina, lycra, ma può essere usato anche per realizzare dei robusti bordi sui jeans. Un altro punto è quello zig-zag, che può essere normale o doppio. Quest’ultimo è indicato per cucire sempre sui tessuti elasticizzati in quanto consente di mantenere sulla stoffa una tensione di cucitura adeguata al tessuto. Questo, inoltre, è molto utile anche per svolgere rammendi. Il punto zig -zag normale invece è utile per attaccare i bottoni. Un altro punto importante che una cucitrice deve certamente avere è il punto asola: questo è molto utile per creare asole in cui infilare i bottoni.

Domande sui modelli in commercio

Le macchine da cucire si distinguono per tipologia e funzionamento. Alcune cucitrici vengono pensate per svolgere particolari tipi di lavorazioni e per gestire in modo ottimale diversi tipi di tessuto: nascono così le macchine più adatte per i tessuti elastici, quelle per trattare la pelle o il cuoio, le cucitrici portatili, le ricamatrici e così via. Tra i modelli in commercio alcuni sono a uso meccanico mentre altre hanno un meccanismo di funzionamento di tipo elettronico. Da questa distinzione possono derivare diverse funzioni, opzioni e attitudini del macchinario e in base a questo possono variare di poco o di molto anche i prezzi e le fasce economiche.

  • Quanto costa una macchina da cucire?

Il prezzo di una macchina da cucire non è fisso o prestabilito ma può variare a seconda di tanti fattori: funzioni della cucitrice, materiali di costruzione, marca. Su per giù le capacità di lavorazione di una macchina da cucire, e quindi la sua versatilità, definiscono la fascia di prezzo entro la quale viene venduta in commercio. Più una macchina è dotata di funzioni avanzate, più sarà prestante e professionale. Tuttavia non sempre le funzioni determinano il prezzo. Infatti, esistono dei modelli di macchine da cucire che pur essendo basilari, cioè dotate delle funzioni essenziale per il cucito, tuttavia costano molto in quanto sono costruite con dei materiali pregiati che consentono al macchinario di resistere al tempo. Un altro fattore che incide sul prezzo di una cucitrice è il genere di funzionamento che possiede. Le macchine da cucire meccaniche e di fascia economica, tendenzialmente costano di meno delle cucitrici elettroniche della stessa fascia. Questo perché queste ultime sono dotate di meccanismi computerizzati che possono essere anche di ultima generazione, oppure sono provviste di funzioni ulteriori facilmente impostabili tramite lo schermo lcd incorporato. Come si immagina la presenza di elementi tecnologicamente avanzati comporta anche un aumento di prezzo. Si può dire che le cucitrici di fascia economica vanno su una fascia di prezzo ce oscilla fra gli 80 e i 150 euro. Quelle di fascia media tra i 200 e i 400, mentre quelle di fascia alta possono anche arrivare a 4000 euro o più. È consigliabile, pertanto, quando si acquista una cucitrice di capire bene il tipo di utilizzo che intendiamo farne, per poter scegliere al meglio un modello che possa soddisfare le nostre esigenze ma anche le nostre capacità.

  • Una macchina da cucire ha la funzione tagliacuci?

La funzione tagliacuci, proprio come indica il nome, consente di tagliare e cucire il tessuto nello stesso momento. Questa possibilità è data da due lame, una interna e una esterna, che svolgono l’operazione di taglio del tessuto. In commercio esistono dei macchinari che svolgono unicamente questa funzione in modo ineccepibile e professionale. Tuttavia molte macchine da cucire sono dotate di questa capacità, anche se in realtà tale opzione non è così frequente. Solitamente, infatti, è una funzione riservata ai modelli di macchinari di fascia medio-alta. Certamente una macchina da cucire che possiede questa possibilità è molto utile in quanto consente di non dover acquistare a parte un modello di tagliacuci, che tra l’altro oltre a non essere del tutto economica è anche abbastanza ingombrante. Per questo, possedere una cucitrice in grado di svolgere questo tipo di lavoro può essere molto comodo e farci risparmiare denaro e spazio. Tuttavia va ricordato che una macchina da cucire non svolge il lavoro di una tagliacuci vera e propria allo stesso modo e con la stessa precisione e professionalità.

  • Perché acquistare una ricamatrice?

Le macchine da ricamo o ricamatrici, sono dei macchinari specificamente costruiti per lavorazioni di ricamo. Chi è appassionato di questo genere di lavoro può comprarne una e restare certamente soddisfatto dell’acquisto. Le ricamatrici odierne, specialmente quelle di ultimissima generazione, infatti, sono dei macchinari molto sofisticati in grado di svolgere un’infinità di lavori di ricamo, oltre che essere delle affidabili cucitrici. Di solito una macchina da cucire tradizionale possiede dei punti di ricamo da poter effettuare, anche se effettivamente un apparecchio adibito a questo tipo di lavoro sarà in grado di svolgere la stessa realizzazione in maniera più professionale e precisa. Una ricamatrice di fascia alta, se dotata di schermo incorporato e porta usb, consentirà anche di importare delle immagini da internet e di riprodurle sul tessuto. Attraverso lo schermo, inoltre, sarà possibile cambiare e inserire modifiche nel disegno che intendiamo realizzare.

  • Che cosa è una cucitrice portatile?

Le cucitrici portatili sono dei comodi macchinari per cucire caratterizzati da modestissime dimensioni. Questi macchinari possiamo portarli dove vogliamo semplicemente mettendoli in valigia o in una borsetta. In commercio esistono due tipologie di cucitrici portatili: possono essere grandi e dalla forma simile a quella di una spillatrice, oppure possono essere molto simili a delle cucitrici tradizionali ma in miniatura. Queste ultime, soprattutto possiedono diversi punti di cucitura e permettono di lavorare con diversi tipi di tessuto. Le cucitrici portatili più piccole, sono lo stesso molto comode in quanto permettendo di svolgere anch’esse delle riparazioni di base o di effettuare comuni operazioni di cucitura in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento e si possono facilmente infilare in un borsetta. Una cucitrice portatile funziona con le pile e pertanto non ha necessità di un attacco della corrente: ciò permette di usarle ovunque ci si trovi. I prezzi sono davvero economici e ciò contribuisce a fare di questo macchinario un prodotto utile da acquistare.

  • Per un principiante è meglio una macchina da cucire meccanica o elettronica?

La distinzione fra una macchina da cucire meccanica e una elettronica sta nel diverso tipo di funzionamento. È certo che per un principiante del cucito a macchina può essere più semplice e intuitivo utilizzare una cucitrice computerizzata che possa facilitare la selezione delle funzioni, rispetto ad una di tipo manuale in cui le impostazioni si scelgono attraverso le manopole. In tutti e due i casi comunque bisogna sempre fare pratica per imparare a conoscere il proprio macchinario. In realtà, l’intuitività di utilizzo di una cucitrice meccanica non sempre è un punto a favore: può capitare infatti che un modello di tipo elettronico possa avere delle funzioni troppo avanzate per chi voglia imparare a cucire. In questo caso può essere più consigliato usare una macchina da cucire meccanica pensata appositamente per un principiante. A questo scopo, esistono in commercio dei macchinari di tipo meccanico che sono realizzati appositamente per i novelli del cucito e sono caratterizzati da un design molto essenziale e intuitivo per l’utilizzo.


Mi sono laureata in Filosofia presso La Sapienza di Roma e successivamente mi sono formata come copywriter presso la R.U.F.A. Amante della moda, sono sempre stata appassionata delle tecniche sartoriali e del mondo del cucito, di cui mi occupo a 360 gradi in ogni sua sfaccettatura.

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