- 1 Due tipologie di macchina da cucire: elettronica e meccanica
- 2 Struttura e dimensioni
- 3 Gli accessori e le funzioni irrinunciabili
- 4 Differenti punti di cucitura definiscono la versatilità del prodotto
La macchina da cucire è uno strumento che risale agli inizi del XIX secolo. Viene utilizzata principalmente per la creazione di capi di abbigliamento e più in generale per la lavorazione di stoffe e tessuti. Il lavoro del sarto, mestiere ancora più antico, suscita tutt’oggi molto interesse. Esso ci ricorda il valore del prodotto artigianale ma anche le grandi case di moda e gli atelier più prestigiosi. Per questa ragione l’arte sartoriale non smette mai di destare fascino e grande ammirazione.
Oggi sono ancora molte le persone che decidono di acquistare una macchina da cucire: dai professionisti del settore a coloro che invece vogliono avvicinarsi alle tecniche della cucitura non manuale. Senza dimenticare chi, per comodità, vuole provvedere autonomamente e velocemente alla modifica e riparazione dei propri capi d’abbigliamento senza dover ricorrere ad ago e filo o all’aiuto di un sarto. Scopriamo quali sono le caratteristiche da tenere in considerazione per riconoscere una cucitrice professionale.
Due tipologie di macchina da cucire: elettronica e meccanica
In commercio sono presenti diversi modelli, da quelli più classici a quelli dal design e tecnologia più innovativi, adatti a soddisfare ogni genere di richiesta. Si distinguono principalmente due tipologie di apparecchiatura sartoriale:
- elettronica
- meccanica
Entrambe robuste e affidabili, dotate di apposito reostato, il pedale adibito al movimento di azionamento dell’ago, si differenziano per il metodo di selezione dei punti di cucitura. Per la loro diversa praticità questi due tipi di macchinari stabiliscono, in un certo senso, anche il grado di esperienza e le esigenze di chi sta lavorando. Infatti, il tipo elettronico, più adatto ai principianti, è dotato di monitor e tasti computerizzati che danno impulso ai meccanismi. Ciò rende più semplici e intuitive le operazioni di selezione delle cuciture da eseguire.
Il prezzo di partenza di queste apparecchiature si aggira intorno a 200 euro, per aumentare man mano che il macchinario diventa più prestante e ricco di funzioni avanzate. Molte macchine elettroniche di fascia alta, infatti, possono arrivare a costare fino a 8000 euro o più. Alcune, fra queste ultime, sono provviste addirittura di una memoria che “tiene a mente” le lavorazioni fatte sul tessuto. Questa opzione, davvero rivoluzionaria, è ideale per chi fa della macchina da cucire la propria professione poiché può rivelarsi di grande aiuto a chi si dedica contemporaneamente a più capi.
La macchina da cucire meccanica, diversamente, dotata di funzioni da impostare manualmente, è meno intuitiva e pertanto richiede più manualità e maggiore dimistichezza nel lavoro. Il prezzo di quest’ultima può variare da 100 a 1000 euro ma anche più per i macchinari maggiormente sofisticati.
Struttura e dimensioni
I fattori che determinano l’acquisto di una macchina sartoriale sono sicuramente il materiale con cui è fabbricata e le dimensioni. Diversamente dalle macchine da cucire più antiche, costruite il più delle volte in lega di alluminio, tra le cucitrici di maggior diffusione oggi troviamo quelle con la struttura in plastica e l’area destinata alla cucitura in metallo. Disponibili in un ampia gamma di prezzo, risultano più o meno resistenti e, in base al peso e alla grandezza, relativamente facili da trasportare. Tali apparecchiature, molto ricercate in ambito domestico, sono davvero comode, maneggevoli e di modeste dimensioni, 35 cm circa, a differenza delle macchine da cucire industriali o di quelle antiche che avevano il piano di lavoro incorporato.
Il materiale di costruzione è uno tra fattori che incide sul peso della macchina, sulla sua robustezza e indubbiamente anche sulla fascia di prezzo ma non necessariamente sulle prestazioni.
Gli accessori e le funzioni irrinunciabili
Ma veniamo agli accessori e alle funzioni fondamentali di cui un’apparecchiatura sartoriale professionale deve essere dotata. Quali sono?
Gli accessori sono indispensabili per le prestazioni di una macchina da cucire, soprattutto perché rivelano anche le varie opzioni di lavorazione. Nel kit in dotazione non può mancare:
- ago di ricambio
- piedini differenti per vari tipi di cuciture
- bobine e porta rocchetto
- taglia asole
- spazzolino per la pulizia
- custodia rigida per il trasporto
- kit di manutenzione
Di certo alcuni accessori, se mancanti, possono essere acquistati separatamente purché la cucitrice sia predisposta. Inoltre, ciò che di fatto determina la professionalità di una macchina sono principalmente le funzioni che offre. Tra queste le più importanti sono:
- regolazione pressione del piedino per determinare l’accuratezza del lavoro
- regolazione della velocità
- crochet rotativo
- retromarcia per evitare che il filo esca dall’ago durante la cucitura
- modifica larghezza e lunghezza del punto durante la lavorazione
- ago gemello per cucitura doppia su tessuti difficili
- aghi e fili per punti elasticizzati
- braccio libero per cucitura circolare
- luci per illuminare il piano di lavoro
- avvolgimento automatico della bobina
- infila ago automatico
Differenti punti di cucitura definiscono la versatilità del prodotto
A differenza delle altre, le apparecchiature professionali permettono di creare sul tessuto svariati tipi di cuciture o lavorazioni come ad esempio il Quilt e il Patchwork. Le macchine di alta qualità riescono a contare più di duecento differenti tipologie di punti, anche per stoffe più pesanti. Questo aspetto è un elemento importante poiché determina il tipo di linea, il ricamo o la decorazione che la macchina sarà in grado di cucire sul tessuto e quindi di definire la lavorazione finale.
Più punti di cucitura possiede una macchina più è potenzialmente prestante e capace di offrire una vasta varietà di lavorazioni, consentendo un trattamento più particolareggiato del capo. Tale aspetto, come è ovvio, andrà a incidere anche sulla fascia di prezzo che può variare dai 200 fino a euro 1000 euro o più per la fascia medio-alta delle macchine professionali.
Oltre ai punti base che sono quello lineare e quello a zig-zag, una macchina professionale dovrebbe consentire la creazione delle categorie più comuni di cuciture tra cui:
- Punto orlo
- Punto scala
- Punto imbastitura
- Punto smerlo
- Punto sopraggitto
- Punto serpentina
- Lettere dell’alfabeto
- Punteggiatura
- Numeri
Come abbiamo visto sono presenti in commercio varie macchine da cucire professionali, elettroniche o meccaniche di diverse forme e dimensioni, più o meno grandi, con diverse funzioni. A seconda delle prestazioni che offre, degli accessori e del materiale con cui è costruita la fascia di prezzo può aumentare esponenzialmente. Per quanto riguarda le macchine da cucire professionali, a differenza di molti altri prodotti, il prezzo è un elemento che va tenuto d’occhio in quanto è rivelativo della raffinatezza dell’apparecchio sartoriale.
Tipi di punti e funzioni | Prezzo | |
---|---|---|
Macchina da cucire elettronica di fascia economica | fino a 200 punti di cucitura e molteplici funzioni. Piccolo schermo integrato. | da 180 a 200 euro |
Macchina da cucire meccanica di fascia economica | Punti di cucitura limitati. Funzioni basilari più qualche funzione extra a seconda del modello. | da 70 a 160 euro o poco più. |
Macchina da cucire elettronica di fascia alta | Tutti i punti di cucitura da 200 in su. Funzioni professionali di lavorazione. Predisposta a aggiunta accessori. Memoria interna e caricatore usb a seconda del modello. Possibilità di motore silenzioso integrato. | da 400 a 8.000 euro |
Macchina da cucire meccanica fascia alta | Funzioni varie e molteplici punti di cucito a seconda del modello. Meno funzioni rispetto al modello elettronico. | da 250 euro in su |